Sembra Bobo Vieri, ma è Cerri-gol il nuovo idolo Virtus Lanciano

I rossoneri reagiscono bene dopo la scoppola di sabato e il bomber 18enne è la sorpresa dell’avvio di stagione
LANCIANO. Quello conquistato a Brescia martedì sera dalla Virtus Lanciano è il classico punto che fa morale e muove la classifica. L'ideale dopo la scoppola rimediata sabato scorso al Biondi. Ovvio che un successo sarebbe stato ancor più gradito, ma di questi tempi meglio accontentarsi. Ecco perché, a fine gara, mister D'Aversa ha riservato solo elogi ai ragazzi, che con un pizzico di fortuna in più (vedi la prodezza allo scadere dal portiere di casa sul bel colpo di testa di Monachello) avrebbero potuto anche tornare a casa con l'intera posta in palio. Sicuramente migliore la Virtus vista nella ripresa: più propositiva e determinata a raddrizzare la partita, al cospetto di un avversario altrettanto motivato ed ancora a caccia del primo successo interno stagionale. Obiettivo rinviato a data da destinarsi anche, e soprattutto, per "colpa" dell'enfant prodige Alberto Cerri, che a Brescia ha segnato la terza rete in campionato. Niente male, per un '96 alla prima esperienza in B. E se si considera che delle cinque gare sin qui disputate dalla Virtus, il golden boy rossonero ne ha disputate appena due da titolare, il rendimento assume connotazioni ancora più importanti, classificandolo di diritto tra le sorprese di questo avvio di torneo.
Tre gol da centravanti vero (e vetta nella classifica marcatori, sia pur in coabitazione): il primo, a Catania, riprendendo con un gran destro un'errata respinta avversaria; di testa, gli altri due, siglati negli ultimi due turni. E se quello contro il Frosinone si era rivelato utile solo ai fini statistici (facendo tutt'al più illudere i presenti circa una possibile rimonta, in realtà mai attuata) quello di martedì sera è servito eccome, fissando sul definitivo 1-1 il match con le rondinelle. Due reti, si diceva, frutto di altrettante deviazioni di testa: la sua grande specialità. E non potrebbe del resto essere altrimenti, per questo ragazzone di 194 cm, che in molti, magari esagerando, paragonano già a Vieri ed Ibrahimovic. Il futuro, questo è certo, è tutto dalla sua parte, così come è evidente un'altra caratteristica che lo avvicina ai più celebrati colleghi: l'identica, feroce vocazione per il gol. Unita ad una personalità non comune, per uno della sua età. A Brescia, infatti, lo si è visto in un paio di circostanze, riprendere a muso duro i compagni di squadra (Gatto, in particolare) per un assist in ritardo o per un errato servizio in profondità. Segno che il ragazzo sa il fatto suo e non ha paura di esternare il proprio stato d'animo. Di sicuro però non avrà avuto nulla da ridire nei confronti del suo capitano. Entrambe le reti messe a segno di recente, sono infatti arrivate grazie ad altrettanti assist al bacio di Carlo Mammarella, non nuovo peraltro a performances simili. E con un sinistro come il suo, Cerri-gol può stare tranquillo. Che si tratti di un corner o di un calcio da fermo, avrà molte altre occasioni per rimpinguare il bottino personale. Con buona pace di tutti: della Virtus, che dalle sue prodezze ha tutto da guadagnare, dei tifosi, che già stravedono per lui, e dello stesso Parma, consapevole di trovarsi tra le mani il centravanti italiano del futuro... Quanto poi a Paghera, protagonista sfortunata della serata nella sua Brescia, il mediano uscito anzitempo dopo aver battuto la testa a terra in seguito ad un contrasto di gioco, ha trascorso in ospedale la notte per poi essere dimesso nella mattinata di ieri e riaccompagnato a Lanciano da un dirigente. Nessuna complicazione dunque, anche se è al momento prematuro stabilire se sarà a disposizione lunedì sera, in occasione del posticipo casalingo con il Bari.
Stefano De Cristofaro
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