Dopo 70 anni commuove il ricordo dell’eccidio nazista

L’Anpi celebra l’anniversario della liberazione di Teramo e commemora gli otto teramani uccisi vicino al tribunale

TERAMO. Sono iniziate ieri pomeriggio le celebrazioni per il 70° anniversario della Liberazione di Teramo. Alle 17.30 vicino al tribunale ha avuto luogo la commemorazione degli otto teramani catturati ed uccisi dai nazi-fascisti nell’ultimo giorno di guerra a Teramo. «Questa fu una pagina molto triste della nostra storia», ha esordito Antonio Topitti, il presidente della sezione Anpi di Teramo, «Furono assassinati dei ragazzi, molti neanche diciottenni, padri di famiglia a cui la barbarie ha tolto la vita».

Oltre a lui, a ricordare il sacrificio di Bruno Chiavone, Antonio Cipro, Mauro D’Intino, Carlo Durante, Antonio Di Bernardo, Luigi Marcozzo, Amedeo Parabella e Aldo Quarchioni, proprio nel luogo in cui furono usccisi, ieri c’erano il segretario provinciale dell’Anpi Mirko De Berardinis, il presidente dell’associazione “Teramo Nostra” Piero Chiarini, lo storico Sandro Meralangelo, il presidente provinciale dell’Anpi Antonio Franchi, il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, il presidente della Provincia Valter Catarra, il neo eletto consigliere regionale Dino Pepe, il prefetto Valter Crudo. «Ancora oggi ci sono persone che tentano di screditare la lotta di Liberazione e mettere sullo stesso piano la Resistenza e Salò», ha detto in maniera accorata il senatore Franchi, «Bisogna lavorare per trasmettere questo patrimonio alle nuove generazioni». Tra i presenti riunitisi a commemorare le giovani vittime c’erano anche Dante De Santis, scampato all’eccidio, il comandante partigiano Mario De Nigris e Salvatore Tirabovi, oggi novantaduenne. Quest’ultimo «nottetempo, assieme ad altri giovani, riuscì a disinnescare le cariche esplosive piazzate dai tedeschi e a salvare ponte San Ferdinando», ha ricordatoDe Berardinis, «che altrimenti sarebbe stato distrutto quel giorno come gli altri ponti fatti saltare in aria dai nazisti prima che la città fosse liberata».

Le commemorazioni sono proseguite alle 18 nella sede di Teramo Nostra con un recital di poesie in memoria dello scrittore teramano Lucio Cancellieri e alle 19 con la proiezione del documentario “I gigli del ’44”, incentrato sulla strage avvenuta il 13 giugno 1944. Questa mattina alle 10, invece, in piazza Orsini, verrà deposta una corona d’alloro sulla lapide dedicata ai partigiani caduti nella Resistenza teramana, e poi, alle 10.30, all’Archivio di Stato, dove si terrà un convegno sulla "Liberazione della città di Teramo dal nazi-fascismo" con l'inaugurazione di una mostra documentaria sull'evento e la presentazione del libro "La Resistenza a Teramo" di Sandro Meralangelo.

Chiara Di Giovannantonio

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