gioco e ricerca
In 250 alla caccia ai Pokemon targata Università di Teramo
Successo per "Pokeunite", l’iniziativa dell’ateneo che si è svolta ieri sera partendo dai giardini dei Tigli. Il professor Corsi: «Così studiamo i nuovi linguaggi»
TERAMO. Oltre 250 appassionati di “Pokémon Go”, il nuovo videogioco per cellulari diventato presto un fenomeno globale, hanno preso parte ieri sera all’esperimento sociale “Pokeunite", organizzato dall'università di Teramo prendendo d'assalto i giardini dei Tigli .
Cellulare alla mano, giocatori di tutte le età si sono lanciati alla ricerca delle creature che di volta in volta comparivano sul loro schermo, mentre camminavano per il viale con l'applicazione aperta sul mini schermo, indossando magliette di diverso colore a ricordare la propria appartenenza ad una delle tre squadre presenti nel gioco e con lo stemma "Unite".
L’iniziativa, che ha per obiettivo quello di analizzare i comportamenti sociali assunti dagli utenti durante la ricerca degli "animaletti" tratti dall’omonimo cartone giapponese, è stata proposta dal delegato del rettore al welfare Christian Corsi, insieme ai laureati dell’ateneo Fabio Panichi e Athos Capriotti, con il supporto tecnico di Luca Boschi. Attraverso l’analisi dei dati, tratti dal questionario somministrato ai partecipanti ieri sera, si indagherà sul modo in cui il “Pokémon Go”, come evidenziato da Corsi, «al di là dell’aspetto ludico, sia riuscito a creare nuove relazioni e nuovi linguaggi che vanno ben oltre lo schermo del proprio smartphone. E nell’era dei contatti virtuali questa rappresenta la vera rivoluzione».
Chiara Di Giovannantonio
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