PINETO

In fuga da 4 anni con il cane, evaso preso in un casolare abbandonato 

Il 53enne, originario di Parma, si nascondeva in campagna: usava nomi falsi e faceva il bracciante

PINETO. Per quattro anni è riuscito a sfuggire alla cattura, eludendo controlli e attività delle forze dell’ordine finalizzate a rintracciarlo. La sua lunga latitanza, con reiterati spostamenti in diverse zone d’Italia, è stata interrotta venerdì sera in un casolare abbandonato nelle campagne di Pineto. Qui i carabinieri della locale stazione lo hanno individuato e arrestato.
Il 53enne, originario di Parma, a seguito di un’ordine di detenzione per oltre quattro anni, emesso nel 2016 dalla procura della Repubblica di La Spezia per furti e truffe commessi in precedenza, era stato sottoposto al regime di semilibertà, con obbligo di rientro per la notte nel carcere di Bologna. Appena un anno dopo aver iniziato a scontare la pena, però, alla scadenza di un permesso non era più rientrato, facendo perdere le proprie tracce. I carabinieri sono riusciti a risalire alla sua reale identità grazie alle impronte digitali. Per sviare i controlli e di fatto sfuggire alla cattura l’evaso utilizzava infatti nomi e documenti falsi. Anche in occasione del controllo di venerdì sera ha tentato di mettere in atto gli stessi metodi elusivi con i militari di Pineto. Ai carabinieri ha mostrato una carta d’identità con una sua foto ma altre generalità.
Lo stratagemma, però, in questo caso non gli è servito a farla franca. Portato in caserma, il 53enne è stato identificato grazie appunto alle impronte digitali. I militari hanno scoperto tre alias che l’evaso ha utilizzato durante la latitanza, ricostruendo almeno in parte i suoi spostamenti. Hanno accertato così che era arrivato a Pineto da Altamura, in provincia di Bari, e che per mantenersi ha lavorato come bracciante per alcuni imprenditori agricoli della zona, presentandosi sempre sotto falso nome. L’unica sua compagnia era quella di un cane, un pastore tedesco risultato assolutamente mansueto. L’animale è stato adottato dai carabinieri, in attesa di trovargli una nuova casa. Il 53enne, invece, è stato riportato in carcere per la pena residua, a cui si aggiunge la denuncia per evasione e di sostituzione di persona.
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