Martinsicuro

Martinsicuro, il marchio Bontempi assegnato alla Icom, scartata la Proel

Lavoratori e sindacati preoccupati: la società  riconducibile alla vecchia proprietà non garantisce che sarà mantenuta la produzione. Ultimo tentativo per il colosso di Sant'Omero specializzato in strumenti musicali

MARTINSICURO. Sempre più incerto il futuro della Bontempi. Oggi il giudice fallimentare, Giovanni Cirillo,  ha assegnato il marchio alla Icom nell'ambito dell'udienza di omologa del concordato preventivo della fabbrica di giocattoli di Martinsicuro.  Il giudice  non ha tenuto conto della manifestazione di interesse della Proel spa di Sant'Omero, colosso che produce strumenti e accessori musicali. Ha ritenuto che l'offerta era troppo generica.

L'assegnazione ha suscitato forti dubbi dei dipendenti (in tribunale era presente una delegazione) e dei sindacati. L'Icom è stata costituita infatti dall'ex amministratore della Bontempi, di colui che era tale fino a pochi mesi prima avvio procedura concorsuale, a lui il presidente della Bontempi  aveva concesso l'affitto del marchio prima di portare i libri in tribunale. Il timore dei sindacati, visto che non c'è alcun vincolo dal punto di vista occupazionale e industriale, è che il marchio ora possa essere utilizzato in maniera totalmente discrezionale dalla Icom, che potrebbe ad esempio abbandonare la produzione e dedicarsi solo all'aspetto commerciale.  Nel piano concordatario il valore del marchio Bontempi è identificato come risorsa di 2 milioni di euro. Ora è stato assegnato a circa un milione di euro.
 Domani in municipio a Martinsicuro ci sarà un'assemblea dei lavoratori che vaglieranno se ci sono ancora possibilità di manovra per far prendere in considerazione anche l'offerta della Proel.