Precari a casa: uffici deserti

Il primo giorno in Provincia dopo il drastico taglio dei contratti

TERAMO. Fino a due giorni fa erano loro a gestire le pratiche dei lavoratori. Da ieri, invece, si sono ritrovati dall'altra parte della barricata, in fila con tutti gli altri, a chiedere i moduli per la disoccupazione. Peccato che la fila stavolta scorresse davvero lenta perchè senza di loro, senza i precari della Provincia, a lavorare nei centri per l'impiego sono rimasti davvero in pochi.  Il paradosso degli ormai ex dipendenti a termine in fila davanti alle loro ex scrivanie vuote arriva all'indomani della scadenza della prima tranche dei contratti precari dell'ente.

A casa da ieri, 1º luglio, sono andati in 61. Lavoratori non solo dei centri per l'impiego ma anche di molti altri settori dell'ente, dall'ambiente, ai tributi al turismo. Forse è esagerato parlare di paralisi, ma di certo la macchina amministrativa della Provincia è stata messa a dura prova dall'assenza di un numero così alto di lavoratori. Scrivanie vuote, porte di tanti uffici chiuse e servizi tenuti in piedi a metà: questo lo scenario che si poteva osservare girovagando tra i corridoi dell'ente. 

La situazione più grave si è verificata nei centri per l'impiego di Giulianova (solo due operatori a lavoro) e a Teramo, dove di tutti i servizi normalmente erogati - come spiega un avviso all'ingresso - vengono garantiti solo quelli di iscrizione, ricezione atti e stipula dei tirocini. Niente più mediazione culturale, niente orientamento, niente accoglienza, niente consulenze. 

La situazione dovrebbe potrarsi ancora per alcuni giorni cioè fino a quando la società in house "Teramo lavoro" non entrerà a regime, assumendo il personale che sarà di supporto ai servizi dell'ente via via lasciati scoperti dai precari. Come ha già spiegato l'amministratore unico, Venanzio Cretarola, in queste ore dovrebbe iniziare la valutazione dei curriculum (ed eventualmente i colloqui): sul sito www.teramolavorosrl.it è ancora possibile inviare le candidature. Già dalla prossima settimana potrebbero essere assunti i nuovi dipendenti. 

A rimanere chiusa più a lungo - forse fino a settembre - sarà invece l'Agenzia giovani di Teramo. Il 30 giugno è scaduto infatti anche il contratto con l'agenzia Nova Comunicazione (che gestisce da anni il servizio) e la sede di via Carducci rimarrà chiusa. Nel frattempo saranno effettuate opere di ristrutturazione.

L'assessore al sociale, Renato Rasicci, ha sottolineato ieri che il servizio necessita «di un profondo restyling» e di una «formula diversa» per la gestione, anche qui grazie alla società in house «dove saranno reperibili figure professionali e formate sulle tematiche e sui servizi tipici dell'Agenzia giovani».

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