La stazione ferroviaria di Teramo

TERAMO

Riqualificazione stazione ferroviaria, firmato accordo da 23 milioni

Intesa sottoscritta dal sindaco Gianguido D'Alberto e Sara Venturoni, direttore Stazioni di Rete Ferroviaria Italiana. Intervento finanziato dal Pnrr

TERAMO. Alla presenza del sindaco di Teramo, Gianguido D'Alberto e di Sara Venturoni, direttore Stazioni di Rete Ferroviaria Italiana (società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS), è stato firmato oggi l'accordo che prevede il riordino funzionale e la riqualificazione della stazione ferroviaria e delle aree circostanti.

L'intervento comporta un investimento economico complessivo di circa 23 milioni da fondi Pnrr e con un contributo del Comune di Teramo.

Tra gli obiettivi: migliorare i servizi offerti ai viaggiatori, l'offerta multimodale e il sistema complessivo di accessibilità e di integrazione con il contesto urbano.

L'iniziativa, nata nel 2016 con un Protocollo d'intesa nel "Programma Straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia", entra nella fase realizzativa grazie alle risorse Pnrr assegnate a Rfi per il miglioramento delle stazioni del Sud.

I principali interventi previsti nel progetto di riqualificazione della stazione di Teramo riguardano il riassetto del piano del ferro, con l'arretramento del fascio binari e revisione del Piano regolatore generale di stazione, nuovi marciapiedi, nuove pensiline, l'accesso su entrambi i fronti urbani della stazione, il restyling del fabbricato viaggiatori esistente, con interventi di miglioramento sismico, e una rifunzionalizzazione complessiva delle aree esterne.

La nuova configurazione della stazione permette di realizzare una nuova piazza di ricucitura del tessuto urbano, con riorganizzazione e ridistribuzione dei servizi e dei percorsi di accessibilità pedonale, ciclabile e veicolare, migliorando le condizioni di vivibilità, sicurezza ed integrazione modale e incentivando gli spostamenti sul territorio con mezzi pubblici e mobilità attiva, anche in chiave di sostenibilità ambientale.