Spaccio tra Abruzzo e Marche, otto arresti e sigilli a beni per quasi un milione di euro

Gestivano la droga tra Teramo e Ascoli Piceno. Sequestrato mezzo chilo di eroina

L' AQUILA. I finanzieri del Gico dell' Aquila hanno arrestato otto persone con l'accusa di spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio compreso tra Teramo e Ascoli Piceno nell'ambito di un'inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia dell' Aquila. Sono stati sottoposti a sequestro mezzo chilo di eroina e beni per un valore di un milione di euro. Tra le persone finite agli arresti alcuni componenti della famiglia rom Spinelli. L'inchiesta è coordinata dal procuratore capo Fausto Cardella e dal Pm Fabio Picuti.

Agli arresti domiciliari per reati legati allo spaccio, dalla loro abitazione alcuni degli indagati dell'operazione antidroga di oggi della Dda, denominata «Big stone», ordinavano l'eroina da fornitori operanti nella vicina provincia di Ascoli Piceno e rivendevano lo stupefacente ai propri clienti, forti del capillare controllo del territorio in cui operavano. Secondo quanto accertato dalla Guardia di finanza, perfino i figli minori di due degli arrestati sono stati impiegati come vedette per controllare la presenza di forze dell'ordine nella zona e per effettuare le consegne dell'eroina.

Gli arresti di oggi costituiscono l'atto conclusivo di una vasta indagine avviata, nel mese di marzo 2012, dal Gico aquilano e dalla compagnia giuliese delle Fiamme Gialle. L'indagine si è avvalsa di intercettazioni telefoniche e ambientali e servizi di osservazione e pedinamento, e ha consentito di fare luce, nel dettaglio, sull'operatività degli arrestati, tutti personaggi ben avvezzi ai frequenti interventi delle forze dell'ordine e per questo motivo particolarmente attrezzati a eluderne i controlli. Oltre alla ricostruzione dell'operatività dell'associazione per delinquere, le indagini svolte dai finanzieri sono state orientate anche a ricostruire il profilo economico-finanziario degli arrestati, al fine di garantire l'aggressione ai patrimoni illecitamente acquisiti attraverso il traffico di sostanze stupefacenti.

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