Via libera della Protezione civile alla scuola accanto allo stadio

Serviranno 2,3 milioni per rendere l’edificio capace di ospitare 850 studenti già da settembre Resta in piedi il progetto del polo alla D’Alessandro, Brucchi chiede «più fiducia in chi amministra»

TERAMO. La prima scuola antisismica a Teramo sarà aperta a Piano d'Accio. Dalla Protezione civile è arrivato il via libera per la trasformazione a uso didattico della struttura che si trova nel complesso edilizio dello stadio. Il progetto, presentato poco più di dieci giorni fa dal sindaco Maurizio Brucchi al commissario per la ricostruzione Vasco Errani, ha di fatto scavalcato per tempistica realizzativa quello del polo scolastico accanto alla media D'Alessandro che pure resta nel mirino dell'amministrazione comunale. All’allestimento di queste due strutture è affidato il futuro, si vedrà quanto prossimo, dell’edilizia scolastica cittadina e la risposta ad ansie e incertezze scatenate dalle scosse degli ultimi mesi.

OK DA FOSSA. L'ufficio per la ricostruzione di Fossa, che resta il punto di riferimento per gli interventi da avviare, ha esaminato la documentazione inviata dal Comune verificando in particolare il raffronto tra le caratteristiche e l'estensione degli spazi da riconvertire e i costi necessari al recupero delle scuole dichiarate inagibili. La verifica ha accertato che l'intervento proposto dall'amministrazione cittadina rientra nei parametri richiesti e dunque può essere finanziato con i fondi messi a disposizione dalla Protezione civile. Per l'adeguamento della struttura, di proprietà del Comune e affidata in gestione all'imprenditore Sabatino Cantagalli, stando ai calcoli dell'ente serviranno 2,3 milioni di euro con cui allestire una superficie di circa 4mila metri quadri capace di accogliere fino a 850 studenti. L'avallo da parte dell'ufficio di Fossa consente ora all'amministrazione di avviare la procedura, che comprende anche passaggi interni al Comune tra cui una delibera consiliare, per la realizzazione dell'intervento. I tempi non saranno brevissimi, ma entro l'inizio del prossimo anno scolastico la struttura dovrebbe essere operativa. Ci vorrà di più, invece, per dare concretezza al polo scolastico alla D'Alessandro. Il progetto è stato approvato dal governatore D'Alfonso, ma rispetto alle previsioni iniziali secondo cui sarebbe stato realizzato entro settembre è scalato dopo le nuove scuole da costruire a Isola e Crognaleto. Ciò non toglie che l'intervento sarà realizzato anche se con una tempistica diversa da quella annunciata.

IL SINDACO. «La costruzione di nuove scuole e la prosecuzione degli interventi che abbiamo avviato per aumentare la sicurezza di quelle esistenti», evidenzia Brucchi, «sono elementi decisivi per superare questo momento difficile e vincere le paure dell'ultimo periodo». Un esempio tangibile della tensione che perdura in città c'è stato martedì, con la scossa avvertita durante l'orario di lezione che ha fatto scattare l'evacuazione di diverse scuole e mandato in tilt il traffico in centro. «Per vincere la psicosi è necessario recuperare un po' di serenità», osserva il sindaco, che evidenzia come ci voglia anche un pizzico di fiducia in chi è chiamato a fare le scelte. «Se firmo un'ordinanza per riaprire una scuola», dice Brucchi, «mi assumo una responsabilità a ragion veduta, non sono un incosciente». Il sindaco ritiene essenziale la collaborazione di dirigenti e personale scolastici. «Se ognuno va per conto proprio», precisa, «non si arriva da nessuna parte». Lui assicura il massimo della trasparenza e della disponibilità al dialogo anche nei confronti dei genitori. «Incontri e riunioni servono a chiarire le situazioni», spiega, «li abbiamo organizzati e continueremo a farlo perché i cittadini non devono avere la sensazione che ci sia qualcosa di nascosto». Anche la comunicazione, però, deve fare la propria parte. «Gli allarmismi non creano nulla di utile», conclude Brucchi, «servono solo ad alimentare la paura».

Gennaro Della Monica

©RIPRODUZIONE RISERVATA