Coppito, lavori in corso al media center
Primo giorno al Media center allestito nella Scuola della Guardia di Finanza. Arrivarci è un'impresa e all'interno l'organizzazione mostra le sue crepe nonostante la scenografia e l'immagine sia curata nei minimi dettagli
COPPITO - Controlli lenti, rete internet non funzionante, collegamenti telefonici difficili. Per i giornalisti italiani e stranieri che hanno raggiunto Coppito è stata una giornata tutt'altro che semplice. A 24 ore dalla partenza del G8 la sede del vertice non è ancora pronta. Fervono i preparativi, l'assistenza fornita dai ragazzi del servizio di accoglienza è puntuale e cortese, ma i problemi restano. Quella dell'organizzazione è una corsa contro il tempo. E alla fine da parte di tutti arriva la promessa, che sembra più una speranza: "Quando il G8 vero e proprio partirà sarà tutto funzionante".
L'arrivo all'Aquila. Il problema è che il vertice è già cominciato almeno per i 1500 giornalisti che affollano il media center allestito. E per loro i problemi iniziano già all'arrivo all'Aquila. Il punto di incontro è al centro commerciale l'Aquilone. Lì è allestito il primo check point: verifica dell'accredito, controlli al metal detector e poi un bus navetta che porta alla sede del G8. I pullman utilizzati sono per lo più quelli dell'azienda di trasporto dell'Aquila, non sono comodi, ma non importa. Solo che non partono sinché non c'è un numero 'sufficiente' di persone a bordo. Quindi può capitare, come è successo al sottoscritto e a una decina di giornalisti e tecnici di una tv russa, di attendere una buona mezzora sotto il sole del primo pomeriggio.
Viaggio per raggiungere la caserma. Una volta partiti per raggiungere Coppito si percorrono pochi chilometri scortati da due moto delle forze dell'ordine. Si passa attraversa le campagne aquilane presidiate a loro volta da macchine di Polizia, Carabinieri, Guardia di finanza e persino della Forestale. Il percorso e breve ma tortuoso e le strade sembrano inadeguate. All'arrivo alla caserma nuovi controlli al metal detector poi finalmente si entra nel media center.
Lavori in corso. All'interno della caserma tutto sembra invece funzionante e curato. In un grande piazzale ci sono due bar aperti 24 ore su 24, un ristorante a buffet e dei divani bianchi su cui sedersi all'ombra di grandi ombrelloni. Tutt'intorno prati verdi costantemente innaffiati con le autobotti della Protezione civile. Sembra tutto a posto, sembra... Una volta entrati nella media press però ci si accorge che la rete internet salta continuamente. Ed è difficile comunicare anche con i telefoni fissi e i cellulari. Al minimo problema arriva uno dei ragazzi dell'accoglienza che però spesso non trova una soluzione e non può far altro che scusarsi e assicurarti che entro domani tutto sarà funzionante.
Shining in sala stampa. Che la situazione sia precaria è evidente. Nella sala stampa si stanno ancora testando i maxischermo che trasmetteranno i momenti salienti del vertice. In particolare sembrano non funzionare i collegamenti audio. Per testarli i tecnici utilizzano una musichetta stile Shining. Ogni tanto il volume si alza all'improvviso e sembra di stare dentro il film di Stanley Kubrick. Sensazione che, peraltro, ci ha accompagnato durante tutta questa giornata.