Elezioni amministrative

Incredibile a Bisegna: due candidati alla pari, ci sarà lo spareggio nel paesino con 216 abitanti

26 Maggio 2025

Un clamoroso caso di ballottaggio alle elezioni comunali a Bisegna, piccolo centro montano nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise: i due candidati hanno preso 83 preferenze ciascuno

BISEGNA. Un clamoroso caso di ballottaggio alle elezioni comunali a Bisegna, piccolo centro montano nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise (L'Aquila) che conta appena 216 abitanti: i due candidati locali, Maurizio Conte e Donato Buccini, hanno ottenuto un risultato di perfetta parità, con 83 preferenze ciascuno; due le schede nulle e un solo voto attribuito a una delle altre 23 liste. Pertanto sarà necessario il secondo turno, in programma i prossimi 8 e 9 giugno, per eleggere il nuovo sindaco. 

Nelle scorse settimane Bisegna era già balzata agli onori delle cronache per il numero spropositato di liste presentate, ben 25, e di aspiranti candidati consiglieri, addirittura 250. Solo quattro liste erano collegate a partiti e movimenti locali, delle quali solo due riconducibili a residenti, mentre le rimanenti 21 erano in gran parte composte da agenti di polizia penitenziaria provenienti da diverse regioni. Ben 22 liste su 25 non hanno ricevuto voti. 

La motivazione dell'interesse per il piccolo paese di montagna stava nel ricorso, da parte di agenti di polizia penitenziaria, all'aspettativa retribuita ottenuta grazie alla presentazione della candidatura in una lista elettorale, come spiegato da un ex parlamentare abruzzese, Gianni Melilla, che aveva parlato di un "comportamento scorretto permesso da una legislazione che non ha alcuna giustificazione". "E' necessario modificare subito la legge - aveva sottolineato Melilla -. Da parlamentare ci provai presentando una proposta di legge per abolire questo privilegio e anche emendamenti alla legge di stabilità per accelerare il cambiamento normativo. Ma, pur essendo del tutto comprensibile, questa iniziativa non fu mai accolta. Personalmente non ho mai capito il motivo di questa complicità politica con una norma assurda".