Prezzi in salita, ecco la stangata sulla spesa: 384 euro in più a famiglia

3 Settembre 2025

Carrello sempre più caro: aumentano verdure fresche, pasta, carne e pesce. Un trend, sottolinea Assoutenti, che si sta aggravando di mese in mese

L’AQUILA. Carrello della spesa sempre più caro. Continuano ad aumentare, anche in Abruzzo, i prezzi dei prodotti alimentari, per la cura della casa e della persona. Secondo le stime dell’Istat l’indice nazionale dei prezzi al consumo sale dello 0,1% su base mensile e del 1,6% sul mese di agosto 2024. Accelera l’inflazione, che passa dal 3,2% al 3,5%. A crescere sono anche i prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto come benzina, generi alimentari e spese quotidiane, che passano da +2,3% a +2,4%. Anche gli alimentari freschi, frutta, verdura, carne e pesce, aumentano più che a luglio, passando dal +5,1% al +5,6%, così come quelli dei prodotti lavorati (+3% dal +2,8%). A conti fatti, le famiglie abruzzesi, con due figli a carico, spenderanno 384 euro in più l’anno: dato in linea con la tendenza nazionale.

STANGATA ALIMENTARE

Le famiglie dovranno affrontare una stangata alimentare, a parità di consumi, soprattutto per l’acquisto di cibi e bevande. Il report è di Assoutenti, sui dati diffusi dall’Istat. «Ad agosto i listini di prodotti alimentari e bevande analcoliche si impennano del 4,2% su anno, con punte del 5,6% per gli alimentari non lavorati», spiega il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, «in termini di spesa: equivale ad un aggravio da 384 euro annui per una famiglia con due figli mentre, se si considera la generalità dei consumatori, la stangata alimentare complessiva raggiunge in Italia i 6,8 miliardi di euro su base annua. Una situazione che preoccupa perché si tratta di beni primari di cui i cittadini non possono fare a meno, i cui aumenti incidono sulla capacità di spesa delle famiglie erodendo i redditi e cambiando profondamente le abitudini alimentari». Un trend, sottolinea Assoutenti, che si sta aggravando di mese in mese. Si guarda con preoccupazione all’autunno «quando le famiglie saranno costrette ad affrontare i costi legati al rientro dalle vacanze, a partire da quelle per la scuola», evidenzia Assoutenti.

PREZZI AL DETTAGLIO

Ad agosto, stando al report Istat, diminuiscono i prezzi dell’energia, ma aumentano quegli degli alimentari. In un approfondimento sulle prime stime, l’Istat evidenzia l’accentuarsi della flessione dei prezzi nel settore energetico (da -3,4% a -4,4%; -1,6% su luglio). In particolare, i prezzi degli energetici regolamentati rallentano (da +17,1% a +12,9%; -0,2% su luglio), frenati dalla flessione di quelli del gas di città e gas naturale mercato tutelato (da +1,4% a -5,1%; -1,0% su luglio). Restano, invece, stabili su base annua quelli dell’energia elettrica mercato tutelato (a +20,5%). I prezzi degli energetici non regolamentati accentuano il calo su base annua (da -5,2% a -5,9%; -1,7% su luglio), per l’ampliarsi del calo dei prezzi del gas (da -4,0% a -7,0%; -3,6% su luglio) e dell’energia elettrica mercato libero (da -6,9% a -8,2%; -0,8% su luglio). Tale dinamica è stata, solo in parte, compensata dalla flessione meno marcata dei prezzi del gasolio per riscaldamento (da -6,1% a -4,1%; -0,6% su luglio), dei combustibili solidi (da -1,5% a -1,1%; +0,2% su luglio), del gasolio per mezzi di trasporto (da -4,3% a -3,5%; -1,4% su luglio) e della benzina (da -6,8% a -6,3%; -1,3% sul mese scorso). Accelerano, invece, gli alimentari (da +3,7% a +4,0%; +0,4% su luglio).

IL PESO SULLE FAMIGLIE

Per le famiglie abruzzesi, l’Istat stima un aumento di spesa di 384 euro l’anno. In particolare, si accentua la crescita tendenziale sia dei prezzi degli alimentari lavorati (da +2,8% a +3,0%; +0,7% su luglio), sia degli alimentari non lavorati (da +5,1% a +5,6%; -0,1% su luglio), tra cui spicca l’aumento del ritmo di crescita dei prezzi dei vegetali freschi o refrigerati diversi dalle patate (da +3,1% a +4,9%; +1,3% su luglio) e delle carni (da +4,9% a +5,2%; +0,5% sul mese scorso). Nei servizi, accelerano quelli dei trasporti (da +3,3% a +3,5%; +2,1% su luglio) e ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +2,7% a +2,9%; +0,3% rispetto a luglio). Tra questi ultimi, in particolare, salgono più di prima i prezzi dei servizi ricreativi e sportivi (da +5,4% a +6,7%; +3,6% su luglio) e dei servizi di alloggio (da +1,3% a +2,1%; -0,7% su luglio). Decelerano, invece, i prezzi dei pacchetti vacanza (da +7,4% a +7,2%; +8,5% su luglio). Rallenta anche la crescita dei prezzi dei servizi di comunicazioni (da +0,5% a +0,2%; -0,2% su luglio), in particolare quelli di telefonia e telefax (da +0,4% a una variazione tendenziale nulla; -0,2% su luglio). La spesa, a luglio scorso, era già aumentata del 3,2%, rispetto all'anno precedente, con una ricaduta stimata di 353 euro in più a famiglia, di cui 190 euro solo per la spesa alimentare. Importo che, secondo le stime Istat, continua a salire. Una spesa che Federconsumatori ha rivisto al rialzo, valutando – a fronte dei dati diffusi a luglio scorso – un aumento annuo, per ciascun nucleo familiare, di circa 530 euro. A preoccupare maggiormente le associazioni dei consumatori è la forte accelerazione della spesa alimentare, con una spinta al rialzo dei prezzi.

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