Ragazza ferita dalla lupa, il Parco: “L’animale era stato nutrito dai residenti e tornava sempre in paese”

Il caso ad Agnone, in Molise: la giovane lupa di circa due anni è stata catturata e trasferita nell'Area faunistica del lupo appenninico di Civitella Alfedena (L'Aquila). Le spiegazioni del Parco Nazionale
L’AQUILA. La giovane lupa di circa due anni catturata ad Agnone (Isernia) il 10 giugno scorso, dopo essere stata ritenuta responsabile di aver provocato lievi ferite a una ragazza nel centro abitato, è stata trasferita nell'Area faunistica del lupo appenninico di Civitella Alfedena (L'Aquila), nel Parco nazionale d'Abruzzo Lazio e Molise, dove è ora ricoverata in isolamento. I veterinari del Parco e della Asl di Sulmona l'hanno visitata per eseguire accertamenti, tra cui analisi genetiche per stabilire se si tratti di un lupo puro o di un ibrido, e avvieranno una cura per la rogna da cui è affetta. La Regione Molise ha già attivato le procedure d'urgenza per destinarla alla cattività permanente, proprio nella struttura di Civitella Alfedena.
LA NOTA DEL PARCO
Il parco, sul proprio profilo Facebook, ha pubblicato la seguente nota:
«Ragazza aggredita da un lupo ad Agnone. Nella mattina di martedì scorso ci è stata consegnata una giovane lupa proveniente da Agnone (IS), dove era stata catturata la notte precedente. I fatti. La lupa è quella considerata responsabile di un morso ad una ragazza, (il referto del locale Pronto Soccorso parla di una escoriazione), all’interno del centro abitato della cittadina dell’Alto Molise, destando parecchie preoccupazioni tra gli abitanti e facendo scattare l’operazione conclusasi, grazie anche al supporto tecnico di un veterinario dell’ASREM di Isernia, come appena detto, cioè con l’arrivo dell’animale presso l’area faunistica del lupo di Civitella Alfedena. La lupa è un esemplare giovane, 2 anni al massimo, e questo fa escludere subito ogni e qualunque ipotesi che potesse avere cuccioli al seguito, come ipotizzato da taluni. È stata ricoverata, in isolamento, all’interno di uno dei recinti di cattura dell’area faunistica del lupo, che si conferma punto di riferimento per lupi in difficoltà, e dove i veterinari del Parco, insieme a quelli della ASL di Sulmona, l’hanno sottoposta ad una serie di accertamenti, ivi compresi i prelievi per la profilazione genetica, cioè per capire se si tratta di un lupo o di un ibrido e avvieranno la profilassi per la rogna riscontrata sull’animale. La Regione Molise ha avviato le procedure d’urgenza per destinare il giovane esemplare alla cattività, proprio all’interno dell’area faunistica di Civitella Alfedena.
Le riflessioni. Questa vicenda segue parallelamente quella della cerva di Villalago. Per diversi giorni, come scrivono i giornali, e come testimoniano i video sui social, la lupa ha frequentato il centro abitato di Agnone diventando “la novità” divertente per video e foto, tanto che diverse persone, vedendola anche un po' smagrita, le hanno anche messo da mangiare, perpetuando, di fatto, l’abitudine della lupa a tornare più e più volte in paese. Gli animali selvatici sono tali proprio perché non hanno bisogno di noi, né del nostro cibo. Purtroppo, questi comportamenti ormai sono all’ordine del giorno. Sempre più persone dimostrano l’amore verso gli animali dando loro cibo o facendo foto e video, scrivendo che è bellissimo vedere un lupo, un cervo, ecc. da vicino. Peccato che proprio questo sentimento, così nobile, ci faccia adottare comportamenti totalmente sbagliati con la fauna selvatica. D’altronde perché chiedersi tante, troppe cose quando a rimetterci, se va male, come in questo caso e la lupa? Sarà lei a finire in gabbia per sempre, le persone che non vogliono informarsi e assumersi responsabilità, al massimo, continueranno a cercare la prossima novità da postare. Inutile aggiungere altre parole, forse solo alcune: la Natura non ha bisogno di noi, siamo noi ad aver immensamente bisogno di lei. Abbiamo a cuore, come molti di voi, la tutela della Natura quindi continueremo a sollecitarvi in tal senso senza mai arrenderci. Vi aggiorneremo sulle analisi genetiche e sul destino della giovane lupa».