In casa con la pistola, 2 fucili e 174 proiettili: 67enne finisce a processo per le armi clandestine

L’inquietante scoperta dei carabinieri: sotto accusa Umberto Martella, originario della Francia. Dieci anni fa il fratello Joseph, durante la serata della festa della donna, strangolò la compagna Daniela Marchi a Vasto
VASTO. In casa custodiva una pistola, due fucili e 174 colpi. Un arsenale che inquieta per numero di armi e munizioni sequestrate e, soprattutto, per gli scenari che apre davanti agli occhi degli investigatori. Umberto Martella, 67 anni, originario della Francia, arrestato lo scorso 12 marzo a San Salvo, è finito sotto processo: il giudice per le indagini preliminari di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, ritenendo «evidente la prova della colpevolezza dell’imputato», ha accolto la richiesta di giudizio immediato presentata dal pubblico ministero Vincenzo Chirico.
La prima udienza, davanti al tribunale in composizione collegiale, è stata fissata al prossimo 15 luglio. L’uomo, nel frattempo uscito dal carcere e sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, è accusato di detenzione di armi clandestine, ricettazione e detenzione abusiva di armi. I difensori del sessantasettenne, gli avvocati Alessandro Orlando e Alessandro Cerella, entro 15 giorni, dovranno decidere se chiedere un rito alternativo, come l’abbreviato o il patteggiamento.
L’imputato è il fratello di Joseph Martella, l’ex barista che, l’8 marzo di dieci anni fa, nella serata della festa della donna, strangolò la compagna Daniela Marchi, 53 anni, nella loro casa di Vasto, in via Eduardo De Filippo, in contrada San Tommaso. Poco più di due mesi fa, nell’appartamento all’interno del comprensorio “Le Nereidi” di San Salvo, i carabinieri hanno sequestrato tre armi con la matricola abrasa nella disponibilità di Umberto Martella: una pistola semiautomatica Beretta Apx calibro 9x21, un fucile calibro 16 con canna e calciolo alterati e un fucile doppietta calibro 12.
Quanto alla pistola, il codice identificativo è risultato cancellato sulla canna e sul carrello, ma leggibile sul fusto, tant’è che i carabinieri hanno scoperto che quell’arma era stata rubata il 20 maggio 2021. Sempre all’interno dell’appartamento di San Salvo Marina, i carabinieri hanno recuperato un caricatore per la Beretta contenente 14 proiettili, un altro caricatore con 14 colpi in piombo, due scatole con 84 munizioni 9x21, 50 cartucce calibro 7,65 per arma corta, 6 cartucce calibro 12 contenenti palle di gomma e altrettante piombo 9.
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