Studentato, ora il futuro dipende da 900mila euro di finanziamento

3 Settembre 2025

L’Ater chiede di attingere ai fondiPnrr come contributo alla residenzialità per aprire la struttura. Tramontata l’ipotesi di affitto alla Chieti calcio, Tavani: «Sarà a disposizione degli universitari»

CHIETI. «La volontà dell'Ater è di far restare lo studentato agli studenti, ma dobbiamo fare in modo che ci siano adeguati sostegni economici». E il sostegno economico di cui parla il presidente Ater Antonio Tavani è stato già individuato: l'Ater Chieti ha fatto richiesta di poter avere 900mila euro di fondi Pnrr come contributo alla residenzialità. Si tratta di una cifra che renderebbe non più antieconomica per l'Azienda territoriale di edilizia residenziale la trasformazione della struttura in studentato e permettere, già dal prossimo febbraio, di aprire le porte agli studenti. A disposizione ci sono 49 posti letto, a fronte delle 438 domande di alloggio arrivate nel 2024. Ovviamente, in questo scenario, l'ipotesi di mettere a disposizione lo studentato, o almeno una parte, al Chieti calcio è definitivamente tramontata.

INCONTRO ALL'ATER

All'invito del presidente Tavani hanno risposto tutti gli interessati. Dalla Regione, arrivata con l'assessore Roberto Santangelo (l'assessore Mario Quaglieri aveva incontrato Tavani in mattinata) e i funzionari dei due settori del diritto allo studio e dell'edilizia residenziale pubblica, all'Adsu (Azienda per il diritto allo studio), arrivata con la presidente Isabella Gualtieri e la direttrice Teresa Mazzarulli, all'università, con ilrettore Liborio Stuppia, e alComune, con il sindaco Diego Ferrara. «È stata una riunione bella e fattiva», ha detto al termine Tavani, «dove tutti si sono impegnati per poter aprire la struttura agli studenti. Fermo restando che l'Ater, essendo un ente pubblico economico, non può imbarcarsi in attività in perdita».

CHIESTI 900MILA EURO

Tavani ha spiegato che da giugno l'Azienda territoriale sta lavorando per ottenere il finanziamento di sostegno alla residenzialità che permetterebbe di aprire la struttura destinandola agli studenti: «La domanda è stata depositata ad agosto e ora attendiamo l'esito». Che molto probabilmente sarà positivo. Tavani non vuole anticipare i risultati dell'iter, ma è noto che in Italia il problema delle residenze universitarie è molto sentito e c'è dunque piena volontà a sostenere richieste che possano aumentare i posti letto per studenti. Se così fosse, già per febbraio potrebbero arrivare i primi studenti, sebbene il periodo non sia dei migliori essendo l'attività universitaria già avviata.

L'IMPEGNO DEGLI ENTI

L'Adsu ha ribadito la volontà di gestire il nuovo studentato, il Comune si è impegnato a spostare una stazione di bike sharing davanti allo stabile di viale Gran Sasso e la d'Annunzio si è detta disponibile ad assicurare un collegamento veloce con il campus universitario attraverso bus elettrici. Insomma, gli enti intervenuti hanno assicurato il proprio fattivo apporto alla possibilità di aprire il nuovo studentato. «Per quanto ci riguarda», ha detto il sindaco Ferrara, «siamo molto contenti che la destinazione d'uso possa restare a favore degli studenti. E certamente non avrei voluto vedere languire e morire una struttura come quella di viale Gran Sasso. Noi come Comune metteremo a disposizione quella che si chiama la 'mobilità dell'ultimo chilometro'. Vale a dire bici elettriche che possano accompagnare gli studenti alle più vicine fermate degli autobus o, se volessero, anche al campus universitario». ©RIPRODUZIONERISERVATA