Truffa, condannato a otto mesi

18 Luglio 2013

Cambiato il capo d’imputazione dalle iniziali minacce

LANCIANO. È stato condannato a 8 mesi di reclusione e 206 euro di multa E.M., 38 anni di Lanciano per truffa, reato che il giudice ha derubricato visto che si parlava di estorsione e minacce. Per l’accusa l’indagato nel dicembre 2007 avrebbe minacciato L.S., di Lanciano, di far recapitare ai suoi genitori 5 dvd con filmati che lo riguardavano mentre si congiungeva con un transessuale con il quale la vittima era stato, poiché ce lo aveva portato lo stesso indagato. Gli avrebbe chiesto 1.200 euro con l’aggravante del fatto commesso su persona minorata.

Il procedimento è approdato al Gup dopo che la Corte d’appello dell’Aquila ha riconsegnato gli atti alla Procura di Lanciano per aprire il procedimento su E.M.. Alla Corte aveva ricorso lo stesso imputato, impugnando la sentenza di primo grado emessa a Lanciano quattro anni fa di condanna a sei anni di carcere e 12mila euro di risarcimento danni per estorsione sempre nei confronti di L.S.. La Corte nel 2011 ha assolto l’uomo con formula piena ribaltando la sentenza di primo grado ma rimandando gli atti a Lanciano per un nuovo procedimento per truffa per il singolo episodio per il quale il giudice Flavia Grilli lo ha condannato a 8 mesi. (t.d.r.)

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