Affitti, contratti più cari con le nuove norme

La denuncia arriva dal sindacato inquilini casa e territorio della Cisl «Il provvedimento andrà a pesare negativamente su un mercato in crisi»

L’AQUILA. «Contratti di affitto più cari con il nuovo attestato di prestazione energetica (Ape)». Lo afferma, in una nota, il sindacato Sicet-Cisl

«Per i nuovi contratti di affitto degli immobili è necessario che il proprietario provveda ad allegare, a tutta la certificazione richiesta, anche l’attestato di prestazione energetica (Ape), che determina la classe energetica dell’edificio. Tale provvedimento fa seguito al decreto legge 4 del giugno 2013, convertito il 3 agosto scorso. Un provvedimento che rischia, tuttavia, di rendere più onerosa la stipula dei canoni di affitto». Questo il timore espresso da Antonio Pandori del Sindacato inquilini casa e territorio (Sicet) dell’Aquila, dopo l’entrata in vigore della nuova normativa.

«Se da un lato la conversione dell’attestato di certificazione energetica (Ace) in attestato di prestazione energetica (Ape) stabilisce una classificazione di qualità degli immobili, utile anche ad aumentare il valore commerciale degli stessi», evidenzia Pandori, «dall’altro l’applicazione dell’Ape ai nuovi contratti di affitto comporterà una lievitazione degli importi degli stessi, in quanto i costi di emissione del certificato saranno interamente a carico dei proprietari. Secondo quanto stabilito dalla legge, l’Ape dev’essere emesso da un professionista qualificato, dopo un sopralluogo nell’edificio in locazione e va presentato al momento della stipula del contratto. La mancata certificazione comporta l’annullamento del contratto e pesanti sanzioni pecuniarie». «Un problema nazionale che incide su tutto il territorio, ma che all’Aquila si fa più marcato», conclude Pandori. «Tale provvedimento andrà a pesare negativamente sul mercato degli affitti, in un momento di estrema difficoltà».