«Case da accatastare, niente aiuti»

3 Ottobre 2009

Il caso segnalato da un assessore di Fossa: lo Stato non risarcirà i danni.

L’AQUILA. C’è chi avrà aiuti per ricostruire la sua prima o seconda casa e chi, invece, non ha diritto a nulla perché l’immobile danneggiato dal sisma era ancora da accatastare. A denunciare il caso è Emiliano Nardecchia, assessore al comune di Fossa. «Le prime case» afferma Emiliano Nardecchia «verranno ricostruite; le seconde pure; i costruttori che stavano realizzando edifici avranno aiuti e sostegni. Gli sfortunati sono quelli come il sottoscritto che, dopo aver fatto enormi sacrifici per costruirsi una casa, non avranno un soldo (non è prevista alcuna ordinanza in merito) per la riparazione dei danni poiché alla data del 6 aprile, l’immobile non era stato ancora accatastato. E come poteva esserlo, se era ancora in fase di ultimazione? Ho pagato gli oneri di urbanizzazione e licenze edilizie e, in poco tempo, avrei provveduto anche all’accatastamento». Per Nardecchia «è un fatto scandaloso che non venga riconosciuto il danno. Ho inviato segnalazioni ed e-mail alla Protezione civile, o meglio a Bernardo De Bernardinis ma, finora non ho avuto risposta».

ASSEGNAZIONE CASE. Sono in molti, invece, a sollecitare la pubblicazione degli elenchi definitivi relativi alle assegnazioni degli alloggi del progetto Case. «Abbiamo chiesto alla Protezione civile di poter avere l’elenco dei nuclei familiari già entrati e di quelli in pole position» affermano alcuni sfollati, per ora esclusi dalla lista. «Ma non ci è stata data risposta. E ciò non ci sembra corretto e trasparente».

VIACARD. Proteste arrivano anche per il mancato rilascio della viacard. «Per richiedere la tessera» afferma un lettore «è necessario avere la residenza provvisoria in un luogo dove si arriva in autostrada. Ma questo è l’unico requisito che mi manca avendo scelto di restare qui a non pesare minimamente sulle spalle dello Stato. Ho la fortuna di avere degli amici che, per il fine settima, mi hanno trovato un lavoro come lavapiatti in un ristorante nei pressi di Roma. Ma non avendo lì la residenza provvisoria non ho diritto all’esonero del pagamento dell’autostrada. Diritto che, invece, chi è da mesi in albergo al mare ha acquisito. Vivo in tenda, mangio a spese mie e non posso avere la viacard per andare a lavorare almeno qualche giorno a settimana, così da poter guadagnare qualcosa per vivere e per tornare ad avere una dignità».

RIFIUTI. Intanto sono tantissime le segnalazioni, arrivate da più parti del territorio comunale, sul mancato svuotamento dei cassoni dell’immondizia. Ovunque cumuli di rifiuti e la situazione è ancora più pesante nelle frazioni dove per giorni nessuno passa a raccogliere i rifiuti. «E’ giusto far partire la raccolta differenziata nei nuovi quartieri del progetto Case» commentano alcuni residenti di Coppito, Sassa e Santa Barbara «ciò che invece non si riesce a comprendere sono le ragioni di questo degrado, di questo stato di abbandono in cui la città (quella che sta ancora in piedi) è costretta a vivere. E qui il terremoto non ha colpe».