Giovane pestato fuori dal locale, torna a casa a prendere degli attrezzi per vendicarsi

La madre ha visto rientrare il calciatore con il volto tumefatto e ha poi lanciato un altro allarme: il ragazzo si è allontanato con un borsone carico di attrezzi, ma è tornato dopo un paio d’ore. Indagano i carabinieri
AVEZZANO. Una notte da incubo quella di Halloween per un 33enne della Marsica, noto calciatore dilettante, finito al centro di una violenta aggressione in un locale durante una festa a tema. Secondo le prime testimonianze raccolte dagli investigatori, il giovane sarebbe stato colpito da più persone fino a perdere i sensi; gli stessi aggressori, nei momenti concitati, avrebbero poi devastato la sua auto, frantumando finestrini, parabrezza e fanali con oggetti ancora da identificare. Il ragazzo, soccorso da amici, sarebbe riuscito a rientrare a casa ma, ancora scosso e con ferite al volto, avrebbe riferito poco o nulla dell’accaduto. Il giorno seguente è stata presentata una denuncia ai carabinieri, che hanno avviato gli accertamenti per ricostruire i fatti, ancora tutti da chiarire. La vicenda ha avuto una coda: il giovane, dopo alcune ore dall’aggressione, si è allontanato da casa, facendo perdere le proprie tracce e mettendo in apprensione i familiari. La madre, preoccupata per il suo stato e per l’auto rimasta pesantemente danneggiata, ha allertato il 112 raccontando che il figlio avrebbe detto di voler «andare a sistemare la questione» in paese. Sono quindi scattate le ricerche nella zona dove il 33enne sarebbe stato avvistato a piedi con un borsone presumibilmente carico di attrezzi, con l’idea forse di usarli per vendicarsi. Le pattuglie hanno esteso l’ispezione anche lungo i binari della ferrovia, ipotizzando che potesse aver preso un treno. Il giovane è ricomparso dopo alcune ore e ha sporto denuncia.
Gli inquirenti stanno lavorando per individuare i responsabili dell’aggressione e chiarire il movente della rissa, nata per cause ancora da accertare. Al momento non risultano referti medici, poiché il giovane non avrebbe voluto recarsi al pronto soccorso. Anche il suo telefono sarebbe scomparso nelle fasi più concitate dell’episodio, rendendo più complesso il contatto con amici e compagni di squadra, ignari fino a ieri della sua situazione.
L’indagine dei carabinieri di Avezzano prosegue serrata e non si escludono sviluppi già nelle prossime ore. Tra gli elementi su cui si concentrerà l’attività investigativa ci sono le testimonianze dei giovani presenti alla festa e le immagini delle telecamere della zona, utili a ricostruire con esattezza gli istanti della violenza e gli spostamenti successivi. Nel frattempo, cresce la preoccupazione per la sicurezza nelle serate della movida marsicana, trasformate in una notte di paura proprio quando si sarebbe dovuto solo festeggiare. Una violenza improvvisa e inattesa che ha lasciato il segno non solo sulla vittima e sulla sua auto, ma anche sull’intera comunità.
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