una singolare truffa

Inventa un funerale, denunciato

Il 66enne accusato da un imprenditore del settore del caro estinto

SULMONA. Gli viene commissionato un funerale e lui, dopo aver preparato bara e accessori per il rito, si reca all’indirizzo indicato per procedere alla composizione della salma e all’allestimento della camera ardente. Ma giunto a destinazione non trova né morto né parenti affranti dal dolore. Protagonista della singolare vicenda S.R., 31 anni, titolare di una ditta di pompe funebri di Sulmona, il quale, dopo essersi reso conto di essere stato raggirato, si è recato in commissariato per denunciare chi l’aveva truffato.

La storia ha inizio nel dicembre del 2015 quando il giovane titolare delle pompe funebri va dalla polizia per denunciare le continue molestie telefoniche e le minacce di morte ricevute da A.R., 66 anni, di Sulmona, per presunti crediti non riscossi relativi all’affitto di un magazzino. Una denuncia dalla quale prende avvio un procedimento giudiziario nei confronti del 66enne. Ed è proprio per convincere chi lo aveva denunciato a ritirare la querela che il 66enne s’inventa la diabolica storia del finto funerale. Con l’aiuto della nipote. L’uomo telefona a S.R. dicendogli che un parente, in quel momento fuori regione per motivi di lavoro, aveva commissionato ai familiari l’organizzazione del funerale del padre scomparso all’improvviso. Ma che lo avrebbe fatto svolgere alla sua agenzia a condizione che avesse ritirato la famosa querela sporta nei suoi confronti. S.R. accetta e ritira la querela. Così A.R., insieme alla nipote, va nei locali dell’agenzia funebre e sceglie bara e accessori indicando anche l’indirizzo di Bagnaturo dove avrebbe trovato il defunto. Poi stacca il telefonino e scompare dalla circolazione. Al titolare delle pompe funebri non resta altro da fare che denunciare chi l’aveva truffato. (c.l.)

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