L’Aquila, il 3e32 contrario al trasferimento del centro diurno 

La presa di posizione arriva dal comitato 3e32, che si aggiunge al coro di “no” al trasferimento, seppure temporaneo, del servizio nella frazione di Bagno, in una zona della città ritenuta “isolata”

L’AQUILA. No al trasferimento a Bagno del Centro diurno psichiatrico. La presa di posizione arriva dal comitato 3e32, che si aggiunge al coro di “no” al trasferimento, seppure temporaneo, del servizio in una zona della città ritenuta «isolata, un posto sicuramente peggiore di quello attuale, perché ghettizzante, in quanto lontano da tutto e da tutti e in aggiunta difficile da raggiungere con i mezzi pubblici», come si legge nel comunicato del comitato, che parla anche di «un Natale di inciviltà e ingiustizia verso i più deboli».

Per ordine del manager della Asl Giancarlo Silveri, infatti, dopo il sequestro dei container in cui è stato collocato dopo il sisma il Centro diurno psichiatrico insieme al Centro di Salute mentale, da parte della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla Sanità, i due servizi devono spostarsi a Bagno, in locali presi in affitto dalla Asl. Il comitato 3e32 ricorda che «da oltre tre anni abbiamo reso Collemaggio (attuale sede del centro diurno psichiatrico) da luogo di abbandono a luogo di aggregazione e spazio sociale grazie alla nostra presenza, alle iniziative, alla nostra cura e all'amore che abbiamo per l'ex-ospedale psichiatrico».

«Ci siamo adoperati subito per svolgere attività insieme al Centro diurno psichiatrico, cosa che abbiamo fatto costantemente, con buoni risultati. Dopo aver lasciato per tre anni il Centro diurno nei container e più in generale tutta l'area di Collemaggio nell'abbandono, obbligato dai carabinieri, Silveri e il sindaco Massimo Cialente spostano ora gli utenti in una zona estremamente periferica. Ma quella di Bagno», conclude il comitato, «è per il Centro diurno una soluzione di gran lunga peggiore di quella attuale, che pur collocata in container si trova in una zona centrale».

©RIPRODUZIONE RISERVATA