Macera parte alla conquista dell’Himalaya

L’alpinista punta alla cima del Manaslu, ottava al mondo e la più alta mai raggiunta da un abruzzese
TRASACCO. 8.163 metri di altitudine. Tanto misura la vetta himalayana del Manaslu, ottava cima al mondo. Un primato proibitivo anche per il più audace degli avventurieri. Una sfida da vincere invece per Ernesto Macera Mascitelli, alpinista originario di Gioia dei Marsi, che il 7 settembre partirà alla conquista di quella stessa cima, insieme a 2 australiani e 2 giapponesi.
L’ufficialità della spedizione è stata annunciata ieri, a Trasacco, alla presenza dell’assessore regionale Mario Quaglieri, del sindaco di Magliano de’ Marsi, Pasqualino Di Cristofano, del vicesindaco di Trasacco Oreste Foca e delconsigliere comunale di Avezzano Nello Simonelli. «La Regione Abruzzo ha voluto patrocinare la spedizione per diversi motivi» ha spiegato Quaglieri. «Per supportare un grande alpinista e nostro corregionale che tenta un’impresa di risonanza mondiale; per l’elemento alpino, che accomuna la nostra terra, ricca di verde e paesaggi montani, ai fantastici territori montani oltre confine; per il non trascurabile elemento umanitario, consistente nel sostegno ai bambini nepalesi». Non solo un’impresa sportiva destinata a entrare nella storia (sarebbe la cima più alta mai conquistata da un abruzzese), ma anche una sfida dalle esplicite finalità umanitarie. Durante una delle spedizioni sulle Ande effettuate negli ultimi anni, Mascitelli è infatti entrato in contatto con la locale opera salesiana di Don Bosco, che a Santa Cruz de la Sierra (Bolivia) gestisce sei case famiglia per bambini in precarie condizioni socio-familiari, con l’alpinista abruzzese che si è sempre adoperato per aiutarli tramite donazioni. Fino all’esperienza in Nepal, dove si era recato nel 2019 alla conquista del Gargapurna (7455 metri), dove ha incontrato uno sherpa locale, che lo ha messo al corrente delle tante criticità vissute dai bambini del villaggio di Devitar, distrutto da un terremoto nel 2015. Cosa che lo ha sollecitato a raccogliere altre donazioni di amici e conoscenti, con cui acquistare materiale scolastico per i 100 scolari del posto. E anche la scalata del Manaslu si caricherà dello stesso scopo sociale: stavolta però i proventi saranno destinati all’acquisto di vestiti adatti alle rigide temperature del villaggio. Il rientro di Mascitelli in Italia è previsto per il 12 ottobre, dove spera di portarsi a casa un nuovo primato tutto abruzzese e tanti sorrisi sui volti di quelli che ormai considera «i miei 100 figli nepalesi». (t.d.b.)