PROVIENE DA FROSINONE

Pesante è la nuova direttrice del supercarcere

SULMONA. Il supercarcere di Sulmona ha una nuova direttrice. Si chiama Silvia Pesante, ha 47 anni e proviene dalla Casa circondariale di Frosinone. La responsabile della più grande struttura...

SULMONA. Il supercarcere di Sulmona ha una nuova direttrice. Si chiama Silvia Pesante, ha 47 anni e proviene dalla Casa circondariale di Frosinone. La responsabile della più grande struttura carceraria d'Abruzzo si è insediata nei giorni scorsi e trova una situazione irta di gravosi problemi.

In questi giorni sta prendendo confidenza con la nuova struttura incontrando tutte le figure che lavorano nel carcere e soprattutto i detenuti. Aspetto rassicurante ma deciso, è appena uscita dall’incontro con i sindacati di categoria che l’hanno tenuta inchiodata per due ore nella sala riunioni del carcere, quando con grande cortesia decide di rispondere alle nostre domande.

«È sempre un momento di responsabilità quando si cambia ufficio», attacca sicura, «anche se il ruolo è sempre lo stesso. E poi Frosinone e Sulmona si somigliano come strutture carcerarie. Forse in quella di Frosinone c’è una situazione più turbolenta rispetto a quella che ho trovato qui. Anche se i problemi sono sempre gli stessi: carenza di personale e sovraffollamento.Situazioni che richiedono grande attenzione e impegno».

Manifesta grande ammirazione per il lavoro fatto a Sulmona «dove» dice «ha trovato una struttura dalle grandi potenzialità».

Tanti detenuti sono iscritti all’Università, c’è un cappellano molto attivo e grandi figure professionali.

«Qui a Sulmona c’è una situazione molto virtuosa e sono convinta che si può far bene», prosegue Silvia Pesante, «abbiamo tre laboratori che pensiamo di far funzionare al meglio per permettere ai detenuti di lavorare e prepararsi per il reinserimento in società una volta scontata la pena. Poi ci sono le colonie agricole per la coltivazione dei prodotti tipici del territorio come l’aglio rosso. Purtroppo in questo momento di crisi è difficile attivare delle situazioni di partenariato. Ma faremo tutto il possibile per coinvolgere l’imprenditoria e gli enti locali e avviare delle collaborazioni tra il carcere e l’esterno magari coinvolgendo i detenuti in lavori socialmente utili». La nuova direttrice arriva proprio nei giorni in cui esce il film «Come il vento» di Marco Simone Puccioni, interpretato da Valeria Golino e dedicato ad Armida Miserere, l'ex direttrice del carcere di Sulmona che si suicidò con un colpo di pistola la sera del venerdì Santo del 2003.

«Ho conosciuto la Miserere ma non ho mai lavorato con lei», afferma, «una persona dal grande temperamento, molto attaccata al lavoro, che ha lasciato un segno e un’impronta importante di cui anche io avverto il senso di responsabilità. Non ho visto il film e non so se andrò a vederlo. Un impatto emotivamente troppo forte e in questo momento non me la sento di affrontare questa esperienza».

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