Ricercatrice aquilana ferita a Lisbona, la testimonianza: "Vedevo tirare fuori i corpi"

4 Settembre 2025

La donna, che si chiama Stefania Lepidi, ha telefonato al presidente di Vulcanologia: "È sotto shock". Il racconto all’Ansa

L'AQUILA. "Sto bene ma sono sotto shock per quello che ho visto: ero a terra sdraiata sul sangue e vedevo i soccorritori tirare fuori i corpi". E' il racconto che la ricercatrice aquilana Stefania Lepidi, rimasta lievemente ferita nell'incidente di ieri alla funicolare di Lisbona, ha fatto al presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Fabio Florindo le ha parlato questa mattina al telefono. E' lui stesso a raccontarlo all'agenzia di stampa Ansa.

"Mi ha riferito che fortunatamente era nella seconda seggiovia, che ha subito l'urto di quella che si è sganciata. Ha avuto una frattura scomposta al braccio, ma il peggio, mi ha raccontato, è stata l'intera, drammatica esperienza che ha coinvolto così tante persone", spiega Florindo. La ricercatrice era a Lisbona per seguire un appuntamento della Iaga, International Association of Geomagnetism and Aeronomy. "Torna domani in Italia, come programmato", conclude Florindo.

Successivamente l'Ansa ha riportato la testimonianza della stessa Lepidi: "In quelle due ore è stato come rivivere la tragedia del terremoto dell'Aquila del 2009", ha detto la ricercatrice. "C'è stato il botto della cabina che si è schiantata dietro di noi, quindi il terrore e in un attimo lo slittamento della anche nostra cabina e il fortissimo urto. Sono rimasta per due lunghissime ore stesa a terra, sul sangue, durante le quali non potevo fare a meno di vedere tutto il dramma che avevo davanti: persone ferite, corpi che i soccorritori cercavano di estrarre, vigili che passavano davanti a me con tenaglie, barelle, coperte".

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