Avezzano

Scontro sulla Tiburtina: tre indagati per la morte di Nicola Lorusso. L’accusa è omicidio colposo

31 Ottobre 2025

Avezzano. Identificate le due persone a bordo del furgone che ha tagliato la strada al motorino della vittima. Martedì la nomina del perito che dovrà ricostruire la dinamica esatta dell’incidente di Cappelle dei Marsi

AVEZZANO. Tre indagati per omicidio colposo. C’è una nuova svolta nelle indagini sull’incidente costato la vita a Nicola Lorusso, il 64enne noto commerciante di Avezzano deceduto il 25 ottobre scorso lungo la Tiburtina Valeria, nella zona commerciale di Cappelle dei Marsi. Nel frattempo è stata fissata l’udienza per la nomina del consulente tecnico d’ufficio.

La Procura ha iscritto tre persone nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo: D.C. e A.F., che si trovavano a bordo del furgone che avrebbe tagliato la strada allo scooter della vittima, e G.S., conducente della Citroën C3 coinvolta nello schianto. Si tratta di un atto dovuto per consentire a tutti di partecipare agli accertamenti tecnici e difendersi nel corso dell’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Marianna Proietti.

Le indagini sono ora in una fase cruciale. È stata fissata per martedì 5 novembre alle ore 11 l’udienza in tribunale ad Avezzano per la nomina del consulente tecnico d’ufficio, l’ingegnere Cristian Ruggeri, che avrà il compito di ricostruire in modo scientifico la dinamica dello schianto. In quella sede verrà anche stabilita la data dell’incidente probatorio, che cristallizzerà le prove tecniche da utilizzare nel futuro processo.

Secondo le prime ricostruzioni, sostenute anche dalle immagini delle telecamere presenti nella zona, il furgone proveniva da Avezzano e avrebbe effettuato una svolta a sinistra verso un’area commerciale, tagliando la strada allo scooter di Lorusso.

Nel tentativo di evitare l’impatto, la vittima avrebbe invaso l’altra corsia, trovandosi di fronte la Citroën C3 condotta da G.S. Lo scontro è stato violentissimo e per il 64enne non c’è stato nulla da fare.

Sul posto erano intervenuti carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco e sanitari del 118, ma ogni tentativo di rianimazione si era rivelato inutile. La zona era stata chiusa al traffico per i rilievi.

Intanto, l’autopsia, affidata nei giorni scorsi al dottor Sciatra, servirà a chiarire ulteriormente i dettagli tecnici della morte. I familiari di Lorusso, molto conosciuto e stimato in città come titolare della storica vetreria di famiglia, sono assistiti dagli avvocati Franco Colucci e Giancarlo Paris, che seguono passo dopo passo gli sviluppi dell’inchiesta.

L’udienza del 5 novembre segnerà un passaggio decisivo: sarà il momento in cui difese, parti offese e Procura individueranno i periti e il calendario delle attività tecniche. Da quell’incidente probatorio emergeranno elementi fondamentali per stabilire eventuali responsabilità nella catena di eventi che ha portato alla morte del commerciante. La città, ancora scossa dal lutto, attende ora che la giustizia faccia il suo corso e che venga chiarito, fino in fondo, quanto è accaduto in quei drammatici istanti sulla Tiburtina.

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