PROCURA, AGENZIA ENTRATE e FINANZA

Un accordo a tre per combattere l’evasione fiscale

L’AQUILA. Sinergia tra procedimento amministrativo e penale sui reati tributari con l’intesa siglata tra il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Rossella Rotondo, il procuratore della...

L’AQUILA. Sinergia tra procedimento amministrativo e penale sui reati tributari con l’intesa siglata tra il direttore regionale dell’Agenzia delle Entrate Rossella Rotondo, il procuratore della Repubblica Fausto Cardella e il comandante regionale della Finanza Francesco Attardi, per recuperare a tassazione i proventi illeciti. L’intesa è stata siglata nella sede della Procura antimafia all’Aquila per contrastare soprattutto le truffe che, dopo il sisma, sono aumentate in maniera considerevole .

Scambio reciproco di informazioni per rendere più efficace possibile l’attività di contrasto dei comportamenti illeciti, soprattutto nel corso di controlli che presentino profili di elevato rischio fiscale, con condotte penalmente rilevanti. Nel dettaglio, l’intesa prevede un sistema di comunicazione bi-direzionale dalla Procura all’amministrazione finanziaria, nel rispetto del segreto istruttorio, sullo stato dei procedimenti penali scaturiti da denunce presentate all’autorità giudiziaria e dall’amministrazione finanziaria alla Procura, sullo stato dei procedimenti amministrativi condotti dall’Agenzia delle Entrate che contengono rilievi penali.

«Le azioni illegali», ha dichiarato il direttore regionale Rossella Rotondo, «producono, oltre a tutte le altre conseguenze negative, l’ulteriore effetto di aumentare la pressione fiscale sui contribuenti onesti. L’impegno che l’Agenzia delle Entrate si è assunta con la firma dell’accordo persegue nel tempo anche la finalità, di utilità sociale, di contrastare i comportamenti produttivi di ricchezza proibiti dal sistema pubblico, che determinano evasione fiscale».

Cardella ha ribadito che l’intesa intende mettere mano su comportamenti che spesso non hanno valore penale ma possono essere interessanti per l’Agenzia delle Entrate che nella stessa fattispecie può recuparare soldi per l’Erario.

Va anche detto che l’Agenzia deve conoscere alcuni aspetti di vicende penali in tempi non eccessivamente lunghi anche perché, in caso di ritardi, possono scadere i termini per avviare le azioni di recupero delle somme riguardanti quei casi.

Nell’accordo stretto tra Procura della Repubblica e Agenzia delle Entrate si evidenzia un ruolo di rilievo della Guardia di Finanza.

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