Pescara

Alessia, morta a 18 anni con lo scooter: sognava di vestire la divisa della Capitaneria, come la sorella

31 Ottobre 2025

Tragedia a Pescara. In sella a un motorino 125 scendeva dai Colli, lungo Strada delle Fornaci quando, a ridosso di una curva, la ragazza si è schiantata contro un’auto che saliva

PESCARA. Diciannove anni da compiere tra poco più di un mese, il sogno di seguire la strada della sorella e indossare anche lei la divisa della Capitaneria. Una vita tutta da costruire era quella di Alessia Berardinucci, spezzata in un pomeriggio di autunno a pochi chilometri da casa. Ieri, in sella a uno scooter 125 scendeva dai Colli, lungo Strada delle Fornaci quando, a ridosso di una curva, si è schiantata contro un’auto che saliva. A poco è servito il casco che aveva indosso, Alessia è morta sul colpo. Un incubo che si ripete per la famiglia conosciutissima nella zona della Marina nord: quattro anni fa il dolore per la scomparsa dello zio Nicola Gasparroni, storico armatore del borgo nord, morto in seguito ai gravi postumi dell’incidente in moto di dieci anni prima. Studiosa, tranquilla, sempre con il sorriso: Alessia era così. Diplomata a giugno scorso all’istituto Acerbo, indirizzo Costruzioni, Ambiente e Territorio, Alessia amava le lingue e i viaggi.

L’INCIDENTE MORTALE Quello stradone, che negli anni ha registrato già incidenti, Alessia lo conosceva bene. E lo aveva percorso tante di quelle volte proprio in sella al suo scooter nero, uno Sym Symphony 125. Con la patente dell’auto conseguita da poco, ieri pomeriggio Alessia era salita di nuovo in sella allo scooter per tornare a casa. Ma a casa non ci è mai arrivata. Proprio a ridosso di una curva, la 18enne si è schiantata contro un’auto nera guidata da una 55enne. Un impatto violentissimo, tanto che la targa anteriore della macchina è rimasta attaccata allo scooter, sbalzato a poco più di cinque metri dall’auto. Secondo una prima ricostruzione, al vaglio ancora degli inquirenti, lo scooter della 18enne dopo lo schianto contro la macchina è poi finito a diversi metri di distanza, con la ragazza a terra.

LA CORSA DEI SOCCORSI La donna alla guida dell’auto nera si è subito fermata e sotto choc ha dato l’allarme, insieme ad altri automobilisti che in quei minuti da incubo si sono trovati a passare lungo la strada. A nulla, purtroppo, sono servite le manovre di rianimazione dei soccorritori del 118 che hanno potuto solo constatare il decesso della ragazza. Da quel momento, il tunnel del dolore per la famiglia. Prima ad arrivare sul posto la mamma Lina Gasparroni. Una donna conosciuta e chiamata da tutti la “sindacalista del porto” per il suo coraggio nel fronteggiare le battaglie, ma che ieri era distrutta davanti alla tragedia che ha colpito tutta la famiglia, con la sorella maggiore di Alessia, Giulia, in servizio alla stazione della Guardia costiera di Ortona, e il papà Simone, dipendente delle Ferrovie.

I RILIEVI In Strada delle Fornaci sono andati avanti per ore i rilievi della polizia locale, guidati sul posto dal tenente colonnello Paolo Costantini. Per atto dovuto, la donna alla guida dell’auto è stata sottoposta ai controlli di alcol e droga. La sua posizione è ancora al vaglio degli inquirenti che accerteranno nelle prossime ore se la donna abbia o meno responsabilità. Nel punto dell’incidente, dove l’illuminazione scarseggia e i pali della luce sono coperti dai rami degli alberi, non ci sono telecamere di videosorveglianza. Ma ad aiutare gli agenti della Municipale nella ricostruzione sono anche alcuni testimoni, oltre al racconto dell’automobilista 55enne. Tra le cause dell’incidente, non si esclude una distrazione della conducente: per questo è finito sotto sequestro il telefonino della donna, insieme all’auto e alla moto incidentate. Da qui, potrebbero emergere anche eventuali malfunzionamenti dei due veicoli, circostanza che aprirebbe altre ipotesi. La 18enne, al momento dell’urto, indossava il casco e il suo telefonino era sotto la sella. Sullo stradone infernale, tra fossi e voragini, vige il limite di 50 chilometri orari.