Contratti truffa di luce e gas: denunciati 400 casi l’anno a Pescara

Recapitate bollette con importi stratosferici e chi non paga rischia il black out. L’Adiconsum: «Sono in forte crescita le segnalazioni di cittadini raggirati»

PESCARA. La voce suadente di una ragazza chiede al telefono al cittadino ignaro: «Mi dica qual è il suo fornitore di energia elettrica e il numero della sua utenza, le prometto che da oggi pagherà molto meno di luce». Questo è il classico raggiro con cui un venditore, con i dati forniti dall’utente, riesce ad attivare un nuovo contratto con un’azienda diversa da quella scelta dal cittadino.

Boom di segnalazioni. Il settore dell’energia è uno dei più a rischio per l’attivazione di contratti non richiesti. Lo dimostrano le continue segnalazioni che giungono alle associazioni dei consumatori. All’Adiconsum sono arrivate nel giro di un anno oltre 400 denunce di cittadini che si sono ritrovati all’improvviso un nuovo fornitore di luce o di gas non voluto. Il sistema più semplice per raggirare l’utente è la chiamata telefonica con il venditore che ti convince ad accettare «offerte imperdibili». Più rari i casi, invece, di persone fermate per strada o contattati a domicilio da rappresentanti pronti a fare la proposta «più conveniente al mondo». Così, gli utenti spesso scoprono di avere un nuovo operatore quando arriva la bolletta della luce o del gas, che non è la solita fattura di sempre, magari con importi maggiorati rispetto al passato. E chi non paga, rischia persino di rimanere senza energia elettrica o riscaldamento.

Alcuni casi. Ecco alcune segnalazioni recapitate all’Adiconsum. La vicenda di Francesca (abbiamo cambiato il suo nome per motivi di privacy, ndr) è emblematica. La sua storia comincia a maggio 2015, quando la donna, residente a Pescara, riceve una fattura per l’energia elettrica da una società diversa e scopre così la presenza di un contratto sottoscritto con firma falsa addirittura il 6 novembre del 2014. Per questo motivo, invia un reclamo alla società. Questa risponde dicendo di aver allontanato il procacciatore di affari che ha stipulato il contratto. Ma il suo caso non finisce qui. Ad aprile scorso, la stessa società invia all’utente una fattura contenente oltre 300 euro di penale per cessazione del contratto senza preavviso, ma la donna non la paga. A giugno un nuovo sollecito e allora Francesca si decide a pagare, ma solo l’energia consumata. Da quel momento e fino al 17 ottobre scorso, la potenza della fornitura viene ridotta. L’Adiconsum sollecita il ripristino della potenza, ma il 18 ottobre la fornitura viene addirittura interrotta. Appare assurda anche la vicenda Antonio, costretto a rivolgersi ad un avvocato per riuscire a ripristinare il contratto cancellato dal nuovo gestore dell’energia elettica. Nel marzo scorso, Antonio stipula un contratto con una nota azienda per la fornitura della luce della durata di tre anni. A luglio arriva una fattura con la seguente dicitura «Chiusura del contratto e cessazione», senza che l’utente ne avesse fatta richiesta. A distanza di poco tempo si vede recapitare la fattura di un’altra azienda per l’energia con importo di 116 euro.

Si è visto recapitare un salasso, invece, Federico. La sua bolletta della luce di luglio ha raggiunto i 3.200 euro, ma in questo caso si è trattato di uno scambio di utenza. Vittima di un raggiro anche Luciana, 83 anni, di Città Sant’Angelo. Le sue utenze di gas e luce migrano all’improvviso a un nuovo gestore a sua insaputa. La donna decide di non pagare le bollette e la conseguenza è una riduzione della fornitura di luce e la messa in mora dell’utente.

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