Il rettore Caputi: da metà mese tamponi per 26mila studenti  

I test rapidi saranno eseguiti al PalaUdA del campus, attrezzato anche per le future vaccinazioni  E intanto lezioni ed esami sono tornati in presenza con aule informatizzate e App per prenotare i posti  

PESCARA. Dal 1° febbraio sono tornate in presenza le lezioni e gli esami all’università D’Annunzio Chieti-Pescara dopo quasi un anno di aule deserte.
Al rientro, gli studenti hanno trovato sale informatizzate per consentire ai docenti di fare lezioni, contemporaneamente a distanza e in presenza, e possibilità di prenotare (dalle 8 alle 24) con la App universitaria la propria seduta in aula per ciascuna settimana di lezione, fino alla capienza massima individuata in osservanza delle vigenti disposizioni di sicurezza anti contagio.
E, da metà febbraio, tamponi di massa e vaccini anti Covid a studenti e personale della D’Annunzio. I test e le somministrazioni saranno effettuati all’interno della PalaUdA del campus in collaborazione con i sanitari della Asl di Chieti.
Le novità sono illustrate dal rettore dell’ateneo, Sergio Caputi, che spiega la soddisfazione della ripartenza e il superamento delle inevitabili, a causa dell’emergenza, difficoltà del rientro: «Abbiamo ripreso ufficialmente le lezioni in presenza dal 1° febbraio, come deliberato dal Senato accademico già da gennaio e siamo molto organizzati sul piano informatico», rivela il rettore, «in estate abbiamo fatto un investimento di un milione di euro per dotare le 120 aule dell’ateneo di strumentazioni informatiche che permettono al docente di fare lezione on line e in presenza, contemporaneamente, anche se in aula ci fosse un solo allievo» e i restanti in collegamento o viceversa. Sul sito dell’università viene spiegato che «le lezioni relative ai corsi di insegnamento saranno erogate nella massima misura possibile nelle aule universitarie, assicurando che la didattica tenuta in presenza sia sempre fruibile a distanza. I docenti avranno facoltà di registrare le proprie lezioni in modalità audio e video, in modo da consentire allo studente, che per qualsivoglia motivo sia impossibilitato ad assistere in diretta, di poterne fruire in altro momento, e comunque entro i due giorni successivi al loro svolgimento».
La popolazione studentesca della D’Annunzio è composta da 26mila giovani provenienti al 50% da fuori regione, Puglia, Campania e Marche e da 800 persone, tra docenti e collaboratori.
Allievi e matricole stanno rientrando in aula alla spicciolata. «Su base volontaria» specifica il rettore, «la metà di loro arriva da lontano Puglia, Campania, Marche, e hanno bisogno di tempo per riorganizzarsi e riadattarsi ai nuovi ritmi dopo un lungo periodo di assenza dalle aule. L’università vuota è una immagine triste che ci porteremo dentro».
L’aumento dei contagi da coronavirus preoccupa anche Caputi che ha avviato una collaborazione con l’azienda sanitaria teatina. «Grazie a questa sinergia con la Asl», spiega il Magnifico, «stiamo organizzando una campagna screening per effettuare, al PalaUdA del campus, i tamponi a studenti e personale docente e non docente, prevista per la metà di febbraio. La stessa sede sarà utilizzata appena possibile anche per la somministrazione dei vaccini anti Covid». «Il nostro obiettivo», commenta Caputi, «è mantenere alta l’attenzione sui protocolli di sicurezza e nel frattempo sanifichiamo continuamente le aule e i locali dell’ateneo. Il mio appello alla popolazione scolastica è al buon senso e alla massima attenzione. Al momento non registriamo casi di contagio». Il posto in aula, garantito per i disabili, si può prenotare via App «dalle 8 alle 24 del venerdì antecedente la settimana di frequenza in aula», si legge sul sito istituzionale, «lo studente potrà sempre disdire la prenotazione già effettuata, a beneficio dei colleghi interessati. L’applicazione genererà inoltre liste d’attesa, dalle quali attingere per scorrimento, nelle ipotesi di disdetta da parte degli studenti già prenotati».