Lago coperto di melma Fuori uso gli scarichi la condotta è in salita

PESCARA. La melma che ricopre il laghetto della pineta D'Avalos si è formata in nove mesi perché «la condotta di scarico non funziona». Lo dimostra la sequenza fotografica pubblicata in alto che documenta il degrado crescente del laghetto, da settembre ad aprile fino a oggi. «La pulizia comincerà la prossima settimana», annuncia il Comune. Dopo tre mesi di emergenza, da giugno ad agosto del 2009, con la morte di 39 anatre uccise dalle tossine sprigionate da uno strato di feci sott'acqua e il trasferimento di altri 11 animali all'Oasi di Penne, l'acqua del laghetto era tornata pulita a settembre. Il Comune ci era riuscito riattivando i getti d'acqua per garantire l'ossigenazione del laghetto e riaprendo i fori di scarico. Ma, da settembre a oggi, il laghetto è tornato sporco. La melma è tornata a formarsi anche in inverno e, un mese fa, sull'acqua sono comparse chiazze di melma. Oggi la melma è diventata uno strato compatto che ricopre almeno venti metri di acqua nella parte più a sud del laghetto. Ma perché, in nove mesi, l'acqua è tornata sporca? «La scorsa estate», spiega l'assessore ai Parchi Nicola Ricotta, «abbiamo riattivato i getti d'acqua e riaperto i canali ma non è stato sufficiente: un'ulteriore indagine interna ha fatto emergere la necessità di rifare completamente un tratto della condotta di scarico del lago, oggi praticamente inattiva, che, anche a causa di una pendenza errata sin dalla progettazione, impedisce il deflusso dell'acqua». Secondo Ricotta, «l'acqua, ristagnando, provoca la formazione di alghe e melma. Scatteranno la prossima settimana», promette, «i primi interventi per il risanamento del laghetto che costeranno 20 mila euro». Il Comune ha assicurato anche «l'acquisto di attrezzature necessarie per la pulizia quotidiana del lago con un'ulteriore spesa di 8mila euro. Si tratta solo», dice Ricotta, «dei primi interventi propedeutici per poi intervenire sul trattamento delle acque. Entro poche settimane restituiremo alla pineta Dannunziana il decoro che merita».
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