Molestie e tangenti a Chieti, la telecamera nascosta svela abusi su una donna che allatta

Così è partita l'inchiesta che coinvolgere il prof della d'Annunzio, Giuseppe Sabatino.  In uno dei video acquisiti dai Nas una madre viene toccata mentre allatta il proprio bimbo. La donna esclama: "Dotto', questo il bambino se lo ricorderà..."

CHIETI. A incastrare l’ordinario dell’Università d'Annunzio, Giuseppe Sabatino, sarebbe una ripresa video di una telecamera che i Nas hanno nascosto nel suo ufficio, a seguito delle denunce presentate per molestie sessuali. In una delle riprese video, una madre viene toccata mentre allatta il proprio bimbo. E la donna, quasi in dialetto abruzzese esclama «Dotto', questo il bambino se lo ricorderà...». Ma proprio grazie all'uso della telecamera i carabinieri dei Nas avrebbero documentato numerosi casi di approcci di tentativi di approccio. Dalle immagini, ora in mano alla Procura si nota, per esempio, che alcuni giovani medici o, persino, le stesse infermiere del reparto preferiscono rimanere sulla porta dello studio di Sabatino, evitando di entrare.

Questo, a differenza di una loro collega, più volte ripresa con l’obiettivo nascosto che, in questo caso, avrebbe gestito il “gioco”. Era lei, sempre secondo l’accusa, a proporre al professore approcci sessuali. «Professore, se mi fa ottenere quella cosa io le farò anche il resto...», si sentirebbe distintamente in una delle registrazioni con questa sorta di “candid camera investigativa”.

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Le denunce che hanno fatto scattare un’inchiesta riguardano una zia e una madre di un bimbo assistito nel reparto di Sabatino. La denuncia che riguarda la madre riassume una storia drammatica. Siamo all’ottobre dello scorso anno quando una donna di San Salvo che ha appena partorito si rivolge al reparto di neonatologia dell'ospedale Spirito Santo di Pescara. Il suo bimbo, di solo una settimana di vita, accusa fortissimi dolori addominali. La diagnosi è presto fatta: si tratta di un’infezione intestinale. Vista la particolare gravità del caso, dall’ospedale di Pescara indirizzano la donna al clinicizzato di Chieti e quindi al reparto del professor Sabatino. Ma a Chieti accade qualcosa di strano: dopo appena 24 ore dal ricovero, la madre del neonato decide di firmare e uscire dall’ospedale. Successivamente, dopo essere tornata a San Salvo, il bimbo sta di nuovo male e questa volta la donna viene accolta a Pescara dove il bimbo viene ricoverato e curato in pediatria. Pochi giorni dopo però sporge denuncia contro Sabatino accusandolo di presunte molestie sessuali.

GIOVEDì GLI INTERROGATORI. Sono stati fissati per giovedì gli interrogatori di garanzia per tutti e cinque gli indagati ai domiciliari. Andrea Di Lizio, avvocato difensore di Sabatino, è convinto che il suo assistito riuscirà a dimostrare la sua innocenza oltre «all'infondatezza delle accuse» a suo carico.  «Già in passato (nel 2007 ndr) il professor Sabatino è stato accusato di un reato simile», aggiunge l'avvocato Di Lizio riferendosi alle molestie sessuali. «Ma tutto si è risolto con un'assoluzione con formula piena». Curiosa coincidenza sette anni fa la pm dell'inchiesta era la stessa Lucia Campo e il gup di allora era Paolo Di Geronimo che nell'inchiesta attuale svolge l'incarico di gip. (l.c.)

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