Piscina provinciale, verso la riapertura

La Provincia presenta l’offerta all’associazione Orione: costi abbattuti del 30%. Oggi la fiaccolata

PESCARA. E’ stata presentata ieri dalla Provincia all’ex gestore Matteo Iacono, presidente dell’associazione sportiva dilettantistica Orione, l’offerta che consentirebbe la riapertura della piscina da inizio febbraio e il ritorno nelle vasche dei cento ragazzi disabili rimasti senza un impianto in cui allenarsi e socializzare. Nel corso di un incontro a Palazzo dei Marmi, l’amministrazione ha presentato la sua proposta transattiva tramite l'avvocato Pietro Alessandrini. Un progetto articolato in più punti, incentrato su una dilazione dei debiti non pagati, un abbattimento delle spese del 30 per cento (da 100mila a 70mila euro) e la verifica dei lavori di manutenzione dell’impianto che l’Orione ammette di aver fatto di tasca propria durante i giorni di chiusura dei cancelli. «Ha prevalso il buonsenso», commenta Iacono al termine della riunione, «ma aspetto di leggere per iscritto la proposta avanzata dalla Provincia e che il presidente Guerino Testa venga di persona qui da noi a verificare lo stato dei luoghi e come abbiamo rimesso a posto da soli le mattonelle rotte». Nell’attesa di verificare i presupposti dell’accordo, è confermata per oggi alle 17 la fiaccolata che porterà in piazza le mamme e gli utenti degli spazi di via Einaudi, che nei giorni scorsi hanno lanciato una petizione popolare per chiedere la riapertura dell’impianto raccogliendo più di 400 firme. «Non l’ho convocata io», spiega il presidente dell’Orione, «ma dei liberi cittadini a cui non posso negare il diritto di manifestare. Io non sarò presente anche perché in trent’anni non ho mai strumentalizzato i ragazzi disabili». «Non c'è alcuna avversione né nei confronti dell'associazione né nei confronti dell'utenza», spiega invece Testa, «ci sono però degli impegni assunti in sede di gara, sottoscrivendo un contratto, di fronte ai quali l'amministrazione non può chiudere gli occhi, rispondendo di fronte alla Corte dei conti del proprio operato». La proposta transattiva presentata dalla Provincia si basa su un piano di rientro per i consumi non pagati: circa 100mila euro di bollette in sospeso da aprile 2011 sui quali è stato riconosciuto un abbattimento delle spese del 30 per cento, arrivando quindi a 70mila euro. L'impegno dell’Orione è di corrispondere 5mila euro al mese a partire da 30 giorni dopo la riapertura. In secondo luogo decade la polizza per le due annualità di canone non versate (8.600 euro all'anno), mentre per le opere da realizzare all'interno della piscina, proposte dall'associazione in sede di gara e previste nel contratto (250mila euro circa), viene chiesto un cronoprogramma dei lavori, con l'indicazione delle priorità. (y. g.)

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