Schiuse le uova di tartaruga allo stabilimento il Pirata di Pescara: sono state liberate in mare

Si tratta della prima schiusa di un nido di Caretta caretta mai registrato a Pescara, emozione enorme per i volontari del Centro Studi Cetacei, fondato da Vincenzo Olivieri, che ha seguito costantemente tutto il percorso e per tutti i cittadini
PESCARA. Questa mattina alle 5, al termine del settantacinquesimo giorno dalla deposizione, mentre i volontari si apprestavano ad eseguire una ispezione del nido seguito e sorvegliato notte e giorno, dal 25 agosto, dal personale del Centro Studi Cetacei guidato da Vincenzo Olivieri, allo stabilimento Il Pirata di Pescara , lo strato di sabbia che copriva la camera del nido è crollato, rivelando un cono di emersione. Al controllo il nido è apparso in fase di schiusa, con 7 nidiacei già in fase di emersione, probabilmente rallentati dalla bassa temperatura ambientale di questi giorni.
Alle prime luci dell'alba i volontari hanno liberato in mare le tartarughine che, grazie alla collaborazione della Guardia Costiera Ausiliaria - Regione Abruzzo sono state seguite oltre la linea dei frangiflutti per assicurarsi che prendessero il mare in sicurezza. Si tratta della prima schiusa di un nido di Caretta caretta mai registrato a Pescara, una emozione enorme per i volontari e i cittadini. Continua quindi il monitoraggio attivo H24 grazie alla telecamera installata dal Comune di Pescara in attesa delle prossime schiuse.
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