Calcio

Pescara all’esame Palermo, Vivarini: «Voglio coraggio»

foto di Giampiero Lattanzio

1 Novembre 2025

Delfino oggi in campo contro la corazzata rosanero. Il tecnico: «Il primo quarto d’ora sarà decisivo»

PESCARA. Se in estate scrivevi Palermo, la logica traduzione per il Pescara era “mission impossible”. Oggi forse lo è un po' meno visti i recenti risultati dei rosanero ma quella di questa sera (inizio ore 19.30) al Barbera resta sempre una gara difficilissima. Il Palermo festeggia i suoi 125 anni di storia, in 30.000 coloreranno lo stadio e sarà un’atmosfera incredibile. Sicuramente da serie A, ma potrebbe spirare un vento di tempesta perché i programmi del Palermo in estate erano altri e i due ko consecutivi sono stati digeriti male.

Il piano di Vivarini. «La chiave è quella di reggere il loro urto all’inizio», ha detto il tecnico biancazzurro Vincenzo Vivarini, «per poi provare a sviluppare il nostro gioco con gli spazi che ci concederanno. Loro in difficoltà? Questo non lo so ma l’organico è di primissimo piano». Vivarini recupera Capellini, Brosco, Dagasso e Squizzato. Ancora assenti Pellacani (stagione finita), Merola, Tsadjout, Olzer e Oliveri «Abbiamo fatto due gare intense - ha sottolineato il tecnico abruzzese - giocando anche sul sintetico e questo ci ha creato qualche problema. Capellini e Brosco ci sono, al pari di Dagasso e Squizzato. Abbiamo lavorato sul Palermo, sarà una bella partita che tutti vorrebbero giocare con quel pubblico. Ci aspettiamo un Palermo molto intenso, dobbiamo essere bravi a superare certe fasi della partita per fare una bella gara come l’abbiamo pensata. Il Palermo non avrà problemi di organico, hanno tanti giocatori di livello alto. Vediamo chi saranno gli attaccanti che Inzaghi farà giocare dall’inizio, ma chiunque andrà in campo sarà importante per la categoria. Una cosa è cera: non voglio più vedere il secondo tempo contro la Samp ma voglio vedere tanto coraggio».

Le scelte. «Penso che faremo un paio di cambi rispetto all’11 che ha giocato contro l’Avellino». È l’unica indicazione data da Vivarini in conferenza e la sensazione è che a centrocampo un dubbio venga sciolto solo oggi. Certo di una maglia Caligara, due sono i dubbi del tecnico biancazzurro. Uno in difesa, con Giannini che scalpita per prendere il posto di uno tra Brosco e Corbo. L’altro a centrocampo: Vivarini può confermare Squizzato o utilizzare Valzania da play, ma c’è anche Brandes che si candida per una maglia.

Non dovrebbero esserci novità sulle corsie laterali con Letizia e Corazza, mentre in mediana prima della partita verranno sciolti i dubbi. «Non ci fossilizziamo su chi parte dall’inizio. Contano tanto anche i cambi e sono contento ad esempio di come è entrato Graziani. Con l’Avellino abbiamo tirato 26 volte in porta. Il Palermo ha perso due partite ma hanno una motivazione molto alta. Ho chiesto alla mia squadra di reggere l’urto del primo quarto d’ora. Avranno il dente avvelenato. Okwonkwo sta bene, volevo inserirlo prima ma avevo i cambi bloccati perché in difesa c’erano dei giocatori a rischio sostituzione. Palermo corazzata e gara impossibile per noi? Il Palermo è una squadra come tutte le altre, nel senso che in campo si andrà 11 contro 11. Fino ad ora abbiamo avuto due pecche: il Cesena e il secondo tempo di Genova. Ora però ho visto negli occhi dei miei la voglia di andarci a giocare la gare nel migliore dei modi».

L’infermeria. Vivarini in conferenza ha fatto anche il punto sugli infortunati: «Tsadjout e Oliveri stanno meglio. Olzer è un po' più indietro. Merola ci vorrà più tempo». Appuntamento alle 19.30 al Barbera in uno stadio che oggi sarà pieno per i 125 anni dei rosanero. Al Pescara il compito di gelare la festa dei 30.000 e di far gioire i 283 tifosi pescaresi attesi in Sicilia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA