Pescara, il sogno continua: dilaga a Cerignola e mette le mani sulla finalissima

Succede tutto nella ripresa. Plizzari respinge un calcio di rigore, poi i biancazzurri vanno a segno quattro volte. Il sogno continua. Mercoledì il ritorno allo stadio Adriatico
PESCARA. Un poker da sballo. Il Pescara va di fretta, è cinico e spietato. Non intende perdere tempo e così ipoteca il passaggio del turno già all’andata: con il 4-1 inflitto all’Audace Cerignola la sfida di ritorno in programma mercoledì all’Adriatico-Cornacchia rischia di diventare una formalità perché la squadra biancazzurra ha già messo un piede nella finale play off della serie B. Al Monterisi meglio che al Benelli. Partita combattuta, ricca di emozioni. Risultato che forse è troppo generoso per i biancazzurri, ma di certo punisce chi ha sbagliato tanto. Ovvero l’Audace Cerignola a cui nel primo tempo è mancato solo il gol. Ha premuto, ha costretto il Pescara sulla difensiva come forse nessuno in questa stagione, ma non ha concretizzato le occasioni create.
E quando ha fatto gol (D’Andrea al 16’ e Coccia al 38’) ecco il Var a mettere le cose a posto annullando per fuorigioco. Partita nata male con l’infortunio di Pellacani al ginocchio, uscito subito per infortunio. Emergenza nelle retrovie visto che manca anche Brosco. E entra Letizia - un gigante - al centro della difesa in coppia con Lancini. Tanta sofferenza, Plizzari è impegnato, ma non in maniera severa. Tanto ricorso al fuorigioco per frenare le folate gialloblù. Sembra di rivivere la sfida del Massimino.
Anche all’inizio della ripresa quando l’agonismo e il pressing dell’Audace si esauriscono e sale in cattedra il Pescara. Più brillante e manovriero, abile ad avanzare il baricentro del gioco. Subito Merola pericoloso, ma Greco salva. E poi la svolta. Episodi in serie che segnano l’andata della semifinale play off. Al 7’ Plizzari salva su Achik, appena entrato. All’8’ rigore per l’Audace per fallo di mano di Lancini. Lo spagnolo Sainz Maza calcia e Plizzari vola sulla sua destra, palla respinta. Ma non è finita. Al 10’ Achik dribbla anche Plizzari, si decentra, ma solo davanti alla porta calcia incredibilmente a lato. Fine dei giochi per il Cerignola. Troppe occasioni fallite.
Entra in scena il Pescara e ipoteca la qualificazione. Prima la doppietta di Meazzi e poi quella di Tonin: in mezzo il rosso a Capomaggio e il gol dell’ex Cuppone. Baldini toglie Bentivegna e inserisce Valzania, a centrocampo, avanzando Meazzi. Al 21’ la svolta con Merola che impegna Greco e Meazzi in tuffo di testa gela il Monterisi vestito a festa con oltre 4.200 spettatori. Al 27’ il raddoppio sempre di Meazzi. Audace in dieci per l’espulsione di Capomaggio. Poi ancora i cambi di Baldini. Entra anche Tonin che firma lo 0-3. Quindi, la rete dell’ex Cuppone. E, infine, il poker sempre di Tonin, al quarto gol negli spareggi per la promozione. Un avviso a tutti: il Pescara prenota l’atto finale dei play off per andare in B. Sa soffrire e reagire. Sa stringere i denti e poi colpire. Scoppia di salute la squadra biancazzurra ed è baciata dalla dea bendata. E poi chi sbaglia paga, e l’Audace ha sbagliato tanto.
Il Pescara è passato all’incasso. Questione di episodi e ieri sera hanno tutti arriso al Pescara. Quattordicesima vittoria esterna stagionale per la squadra di Baldini che ha infilato otto successi nelle ultime nove partite. Mercoledì il ritorno: già venduti 12mila biglietti. Poi, con ogni probabilità, da domenica una tra Vicenza e Ternana per giocarsi la promozione in B. Pescara sogna, è una città nel pallone. Innamorata dei biancazzurri.
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