Sul palco la star è Merckx

di Edoardo Amato
Contador fa le bizze: niente conferenza stampa

TERAMO. Lo accoglie un boato da stadio, un grande entusiasmo. All'arrivo di Porta Reale per il publico teramano il personaggio è lui. Più di Cavendish che ha appeno vinto la volata, più di Contador che ha conservato agevolmente la maglia rosa e per il momento sembra il padrone del Giro. No, ad emozionare la platea è stato un mito assoluto del ciclismo come Eddie Merckx, che ieri, per la prima volta da quando è partita la corsa rosa, ha partecipato al "Processo alla tappa". Mercks è stato ingaggiato dalla Rai come commentatore d'eccezione, ma non era ancora apparso in pubblico.

Un servizio mandato sui maxi schermi ha ripercorso la straordinaria carriera del "Cannibale", a beneficio soprattutto dei più giovani che non hanno vissuto direttamente la grande epopea del campione belga. Finite le "celebrazioni", Merckx ha iniziato il suo compito di commentatore, non prima di dare una risposta alquanto disarmante al ciclista molisano Davide Appollonio - ieri sul palco del "Processo" - che gli chiedeva come avesse fatto a vincere tanto: «La natura mi ha dotato e poi ho cercato sempre di stare davanti agli altri». Facile a dirsi, ma se non sei Merckx è difficile da mettere in pratica. Magari se sei Contador ci puoi anche riuscire, e l'ex campione belga ha apprezzato la condotta tenuta fin qui dallo spagnolo, anche se, ha tenuto a precisare «l'Etna (dove Contador ha conquistato la maglia rosa ndr) è stato un arrivo in salita, ma ci sono salite molto più dure, prima di arrivare a Milano».

Però al momento Contador appare difficilmente attaccabile: «Sarà difficile prenderlo in contropiede», ammente Merckx. «Gli avversari devono improvvisare: se lo vedono in difficoltà su qualche salita, quando è da solo, allora lo possono attacare». Contador è il primo a saperlo e ieri ha fatto un po' le bizze da primadonna non presentandosi al quartiertappa, pur essendo obbligato a farlo, per la conferenza stampa di rito. Ha fatto circolare un comunicato spiegando che lui, da maglia rosa, ha molte incombenze dopo l'arrivo, tante che ha meno ore degli altri per riposarsi e recuperare E poi (ma questa non è una giustificazione per Contador, quanto una critica agli organizzatori) il quartiertappa è stato allestito al Parco della scienza della Gammarana, cioè a due chilometri di distanza dall'arrivo di Porta Reale, soluzione molto poco gradita ai giornalisti al seguito del Giro.

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