Case, domani prime convocazioni
Linea Amica contatterà gli assegnatari per la firma del contratto.
L’AQUILA. Scattano domani le convocazioni per gli assegnatari degli alloggi del progetto Case. Stamani apre i battenti l’ufficio allestito nella palestra della scuola della Finanza di Coppito, dove verranno convocati i capifamiglia per verificare la correttezza delle dichiarazioni. LE POLEMICHE. Intanto non si arrestano le proteste, dopo la pubblicazione degli elenchi provvisori degli aventi diritto a un alloggio in una delle 19 aree del progetto Case. I cittadini invocano trasparenza, s’infiamma anche la polemica politica. «Sarà anche un gioiello, ma l’algoritmo che ha elaborato le graduatorie per l’accesso agli alloggi del piano Case ha palesato errori grossolani», è quanto sostiene, in una nota, Fabio Pelini di Rifondazione comunista.
«Come si spiega altrimenti la presenza, nella lista dei beneficiari, di single e coppie giovani, di proprietari di abitazioni principali B o di codici fiscali (e quindi cittadini) presenti in più nuclei familiari? Dove sono finiti tutti gli altri nuclei familiari che hanno partecipato al censimento? Sono sicuri Protezione Civile e Comune che è regolare assegnare una collocazione abitativa come i Map che nel censimento non era prevista e, quindi, non poteva essere opzionata? Si faccia chiarezza e si pubblichino i punteggi e le abitazioni principali dei nuclei familiari beneficiari, come impone la legge 241 del 1990. Non si è mai vista una graduatoria pubblica senza i punteggi maturati dai richiedenti.
Vogliamo sperare, inoltre, e siamo sicuri che ciò avverrà, che il prefetto mantenga fede agli impegni presi e vigili accuratamente sulla correttezza dei dati forniti e sulle procedure adottate. Purtroppo siamo giunti al punto tante volte temuto: la mancanza di alloggi certi per tutti genera una guerra tra poveri fatta di sospetti, veleni, delazioni. Una lacerazione, in una comunità già fortemente provata, che poteva essere evitata dando avvio tempestivamente e con strumenti certi alla ricostruzione leggera e offrendo moduli provvisori e casette in legno a tutti».
«LINEA DURA». Le verifiche sui dati per assegnare le case saranno fatte da addetti della Protezione civile e del Comune, anche alla presenza delle forze armate. «Se qualcuno fa dichiarazioni mendaci corre il rischio di denunce penali. Non saranno permessi abusi: chi non ha diritto non potrà avere la casa». Lo sostiene l’assessore alla Promozione sociale Luca D’Innocenzo. «Le persone che hanno sbagliato a scrivere i dati, che hanno cambiato la condizione, che hanno segnalazioni da fare o ancora presentare rinuncia, facciano con serenità ma al più presto le comunicazioni del caso. Da martedì controlleremo tutte le famiglie in graduatoria e nei cinque tavoli che allestiremo nella scuola della Guardia di Finanza di Coppito incroceremo le banche dati». D’Innocenzo spiega che, in poche ore, ci sono state una decina di rinunce, «per cui le 200 famiglie, compresa la mia, che sono nella lista in via di collocazione potrebbero essere assorbite velocemente con i controlli e le rinunce».
«Come si spiega altrimenti la presenza, nella lista dei beneficiari, di single e coppie giovani, di proprietari di abitazioni principali B o di codici fiscali (e quindi cittadini) presenti in più nuclei familiari? Dove sono finiti tutti gli altri nuclei familiari che hanno partecipato al censimento? Sono sicuri Protezione Civile e Comune che è regolare assegnare una collocazione abitativa come i Map che nel censimento non era prevista e, quindi, non poteva essere opzionata? Si faccia chiarezza e si pubblichino i punteggi e le abitazioni principali dei nuclei familiari beneficiari, come impone la legge 241 del 1990. Non si è mai vista una graduatoria pubblica senza i punteggi maturati dai richiedenti.
Vogliamo sperare, inoltre, e siamo sicuri che ciò avverrà, che il prefetto mantenga fede agli impegni presi e vigili accuratamente sulla correttezza dei dati forniti e sulle procedure adottate. Purtroppo siamo giunti al punto tante volte temuto: la mancanza di alloggi certi per tutti genera una guerra tra poveri fatta di sospetti, veleni, delazioni. Una lacerazione, in una comunità già fortemente provata, che poteva essere evitata dando avvio tempestivamente e con strumenti certi alla ricostruzione leggera e offrendo moduli provvisori e casette in legno a tutti».
«LINEA DURA». Le verifiche sui dati per assegnare le case saranno fatte da addetti della Protezione civile e del Comune, anche alla presenza delle forze armate. «Se qualcuno fa dichiarazioni mendaci corre il rischio di denunce penali. Non saranno permessi abusi: chi non ha diritto non potrà avere la casa». Lo sostiene l’assessore alla Promozione sociale Luca D’Innocenzo. «Le persone che hanno sbagliato a scrivere i dati, che hanno cambiato la condizione, che hanno segnalazioni da fare o ancora presentare rinuncia, facciano con serenità ma al più presto le comunicazioni del caso. Da martedì controlleremo tutte le famiglie in graduatoria e nei cinque tavoli che allestiremo nella scuola della Guardia di Finanza di Coppito incroceremo le banche dati». D’Innocenzo spiega che, in poche ore, ci sono state una decina di rinunce, «per cui le 200 famiglie, compresa la mia, che sono nella lista in via di collocazione potrebbero essere assorbite velocemente con i controlli e le rinunce».