l’appello

Il grido da Capitignano: «Aiutateci»

Notevoli disagi dopo lo sgombero. E Cagnano ringrazia i volontari

L’AQUILA. «Camion pieni di neve fanno quaranta viaggi al giorno per liberare le strade e quasi non si sa più dove metterla. Le scosse ci hanno tirato fuori dalle case e il paese è stato sgomberato. La calamità che ha colpito Capitignano è davvero grande, ma della situazione del nostro paese non si parla abbastanza».

Lo sfogo arriva da un residente nel centro dell’Alta Valle dell’Aterno, che dorme nella struttura polivalente vicina al campo sportivo, realizzata dopo il sisma del 2009. L’uomo rivolge un appello «affinché venga presa a cuore la situazione di Capitignano, che è stato epicentro del terremoto. Siamo stati due volte sfollati, una volta dal terremoto di agosto dell’anno scorso e questa volta dalle altre scosse e dalla neve. Bisogna intervenire al più presto perché i disagi della popolazione sono enormi».

Situazione meno pesante a Cagnano Amiterno, centro ugualmente colpito dalla doppia calamità ma dove la situazione di primissima emergenza può dirsi superata. In una nota il sindaco Iside Di Martino ha fatto il punto della situazione dopo aver riunito tutti gli amministratori nel centro operativo di protezione civile. «Ringrazio tutti gli operatori economici del territorio che, lavorando ininterrottamente e in condizioni proibitive, hanno permesso la rimozione della neve e l’apertura di tutte le strade comunali intervenendo anche su tratti stradali non strettamente di propria competenza, al fine di garantire la sicurezza stradale in ogni parte del territorio. Un grazie va a tutti i consiglieri e in particolare a Lucio Mancini, che con abnegazione e spirito di sacrificio hanno lavorato notte e giorno al fianco degli operatori per garantire il massimo supporto alla popolazione. Ringrazio l’associazione di protezione civile Volontariato nazionale delle Fir (Federazione italiana ricetrasmissioni) con i suoi diversi gruppi di appartenenza per il supporto dato alla popolazione su tutto il territorio comunale con particolare attenzione agli anziani. Per quanto riguarda la scuola», aggiunge il sindaco, «sarà prorogata la sospensione delle attività didattiche fino al 28 gennaio compreso, nell’attesa dell’esito delle verifiche strutturali da parte dei tecnici-rilevatori della protezione civile». Restano aperti i due punti di supporto alla popolazione, uno a San Giovanni (ex chiesetta di legno) e l’altro a Fossatillo, entrambi attivi dalle 20,30, con 18 posti letto ciascuno.©RIPRODUZIONE RISERVATA